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Strage di Lampedusa, arrestato uno degli organizzatori del viaggio . “Violenze e stupri”

L'uomo, un somalo di 24 anni, appartenente ai miliziani armati, sarebbe uno dei capi dell'organizzazione criminale

Roma, 8 novembre 2013 – E' stato arrestato il presunto organizzatore della traversata del barcone di migranti, naufragato davanti alle coste di Lampedusa lo scorso 3 ottobre. Un viaggio della morte, costato la vita a 366 eritrei, partiti dalla Libia nella speranza di una vita diversa.

Si tratta di un somalo di 24 anni, appartenente ai miliziani armati, fermato a Lampedusa, nel centro di accoglienza, dove fingeva di essere uno dei superstiti, dagli agenti di Palermo ed Agrigento, e dal Servizio centrale operativo di Roma.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e le ipotesi di reato vanno dal sequestro di persona a scopo di estorsione all'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della immigrazione clandestina, dalla tratta di persone alla violenza sessuale. Si tratta di una delle prime indagini che ha consentito di individuare l'identità di uno dei capi dell'organizzazione criminale che gestisce i flussi migratori illegali tra il corno d'Africa, il Sahara e la Libia.

Sulla base di testimonianze dei superstiti, gli inquirenti hanno infatti ricostruito gli orrori del viaggio, le violenze dei trafficanti e gli abusi sulle donne. Nel corso delle indagini è stato fermato anche un palestinese, sospettato di aver organizzato un altro recente sbarco di immigrati, in questo caso siriani, sempre a Lampedusa.

"Siamo stati torturati e maltrattati per giorni dopo essere stati sequestrati al confine tra il Sudan e la Libia da un gruppo di somali a bordo di pick up sotto le minacce delle mitragliatrici. Arrivati in una specie di campo, alcuni di noi sono stati picchiati con manganelli e sono stati sottoposti a scariche elettriche", hanno raccontato i superstiti.

Sarebbero una ventina le donne stuprate. "Ogni sera – è un'altra delle testimonianze raccolte dagli inquirenti – i miliziani portavano fuori due ragazze, le picchiavano e le violentavano. Una sera ne è tornata una sola, l’altra l’avevano uccisa".

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