Rivalutati gli importi e i tetti del reddito per gli aiuti concessi dai Comuni alle neomamme e alle famiglie con almeno tre figli minori più bisognose. Il comunicato della Presidenza del Consiglio
Roma – 21 febbraio 2014 – Sono stati pubblicati ieri nella Gazzetta Ufficiale i nuovi importi e parametri per gli assegni concessi dai Comuni e pagati dall’Inps alle neomamme e alle famiglie numerose più bisognose. Un situazione che va certificata dall’indicatore delle situazione economica (Ise) che viene calcolato gratuitamente dai patronati.
L’’importo massimo dell’ assegno di maternità per il 2014 è di 338,21 euro al mese, per cinque mensilità.
È un aiuto per le neomamme che non lavorano in caso di nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento. Spetta alle cittadine italiane e dell'Unione Europea, ma anche alle cittadine extracomunitarie titolari di un permesso ce soggiornanti di lungo periodo o la carta di soggiorno.
È richiesto un valore Ise non superiore a 35.256,84 euro per le famiglie con tre componenti, l’asticella naturalmente sale se aumentano i familiari. La domanda va presentata negli uffici del Comune di residenza entro sei mesi dal parto.
L’importo massimo dell’assegno per i nuclei familiari numerosi nel 2014 è di 141,02 euro al mese, per tredici mesi.
Spetta ai cittadini italiani e dell’Unione europea, ai cittadini extracomunitari titolati di un permesso ce per soggiornanti di lungo periodo (un novità in vigore dallo scorso settembre), nonché dai familiari non aventi la cittadinanza di uno stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
Per le famiglie di cinque componenti, con almeno tre minori, il valore Ise non deve superare i 25.384,91 euro. La domanda si presenta in Comune, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’assegno.
EP