La contromossa dei razzisti per intimidire le nostre sentinelle. “Mongoloidi subumani”? Non ci fermiamo, iscrivetevi e segnalate i predicatori d’odio
Roma – 5 marzo 2014 – “Fuori il razzismo da Facebook” funziona, e bene.
Grazie all’attivismo dei suoi membri (sono già 2700 e continuano ad aumentare), il gruppo promosso da Stranieriinitalia.it e Italiani.it per segnalare contenuti che incitano all’odio ne ha già fatti rimuovere tanti. Sono spariti dal social gruppi e pagine tipo “Stop agli Immigrati”, “Stranieri fuori dalle palle” o “Ku Klux Klan is back” e molti post o foto che viaggiavano sulla stessa lunghezza d’onda.
Comprensibile che i razzisti si arrabbino e tentino di farci smettere.
Qualcuno se l’è presa con una delle amministratrici, inviandole messaggi zeppi insulti e dimenticando forse che anche le ingiurie online sono passibili di querela. Altri si sono infiltrati nel gruppo per inquinarlo con le loro sparate, spingendoci a rendere il gruppo “chiuso” (ora i contenuti sono visibili solo ai membri e le nuove adesioni vengono autorizzate dagli amministratori) e a bannare i provocatori.
Poi c’è la mossa di “Movimento Per La Tutela Degli Italiani E Delle Italiane”, “Khalid? Ma anche No”, e altre pagine gemelle i cui amministratori hanno pubblicato un post trionfante: “GRAZIE ALLA PAZIENZA DI UN FAN ABBIAMO L'ELENCO DEI MONGOLOIDI SUBUMANI SEGNALATORI DI FUORI IL RAZZISMO DA FACEBOOK…”. Segue una lista con i nomi dei membri del nostro gruppo e i link ai loro diari su Facebook.
Quel “mongoloidi subumani” (i nazisti chiamavano untermenschen i non ariani, esseri considerati inferiori) inquadra bene il substrato culturale dei fan di quelle pagine. Con questa minacciosa lista di proscrizione vogliono invitare altri ad attaccare i membri di Fuori il Razzismo da Facebook, nella più innocua delle ipotesi riempiendoli di insulti.
Quelle pagine scimmiottano Stormfront.org, il famigerato forum razzista che ha messo alla berlina gli “amici degli ebrei e degli immigrati” in Italia. Iniziative tutt'altro che innocue, se sono finite al centro di un’inchiesta che ha portato ad arresti e condanne per istigazione all’odio e alla violenza per motivi razziali.
Non riusciranno a fermare “Fuori il razzismo da Facebook”, anzi. Continuate a iscrivervi e a segnalare i predicatori d'odio.
EP