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Primarie centrosinistra. “A Reggio Emilia comprati i voti degli immigrati”

Invalidati i voti del seggio dove votavano stranieri, “c’erano individui che distribuivano denaro”. Accuse all' ex assessore all’immigrazione: “Ha detto che se votavamo per lui avrebbe dato soldi alla nostra associazione”

Roma – 5 marzo 2014 – È un copione già visto. Il centrosinistra fa votare anche gli immigrati alle sue primarie, in linea con il suo programma che vorrebbe farli votare anche alle elezioni amministrative. Però poi saltano fuori accuse di manovre poco chiare e di compravendite di voti che fanno gongolare chi quel diritto non vorrebbe concederlo mai.

L’ultimo caso si è verificato a Reggio Emilia domenica scorsa, dove al seggio allestito nel centro sociale Catomes tot gli immigrati potevano scegliere il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali. C’è stato un afflusso record, ma si sono verificate situazioni che ieri sera hanno spinto la commissione di garanzia delle Primarie a sospendere la validità dei voti.

Cos’è  successo? Secondo la  Commissione “risulta  accertato” che “sono state ammesse al voto persone non italiane residenti nel comune di Reggio ma che non hanno esibito permesso di soggiorno, come previsto dal regolamento delle Primarie” e che ““sono state fermate, e più volte allontanate dal seggio, persone che volevano accompagnare elettori, anche per orientarne il voto e che, invitate ad uscire, davano in escandescenze e proferivano minacce”, tanto che sono dovuti intervenire i Carabinieri. Soprattutto, “sono stati visti individui che, nei pressi del seggio, distribuivano denaro ai votanti”.

Il candidato  Franco Corradini, già assessore all’immigrazione,  è finito nella bufera. È lui infatti ad aver fatto il pieno di voti nel seggio di Camotes Tot e c’è chi lo accusa di averli comprati.

"Noi domenica siamo andati a votare. Quasi tutta la comunità lo ha fatto. Lì ho incontrato un amico senegalese, che mi ha chiesto: “Cos’è questa storia che danno i soldi indietro?" .Lui è entrato ed un gruppo di persone gli ha chiesto per chi avrebbe votato. Se votava Corradini, gli restituivano dei soldi. Gli ridavano i due euro se tornava con la ricevuta del voto” ha raccontato a la Gazzetta di Reggio Abdou Yabré, presidente dell’associazione Burkina Faso.

Yabrè ha parlato anche di una proposta fatta da Corradini  durante un recente incontro con la comunità del Burkina Faso. "Ci ha detto che se fossimo andati a votare per lui il suo comitato ci avrebbe rimborsato un euro per ogni votante, dando una somma all’associazione".

"Qualcuno tenta di infangare la mia onorabilità diffondendo in giro la voce secondo la quale io avrei cercato di comprare i voti alle primarie. Sono affermazioni totalmente false e prive di fondamento “ ha replicato Corradini, annunciando che incaricherà “un legale per presentare formale denuncia a tutela della mia onorabilità". Oggi Corradini è stato estromesso dalla giunta comunale.

Intanto, il caso interessa anche la Procura di Reggio Emilia, che ha avviato un’indagine per verificare se sono stati commessi reati durante il voto di domenica scorsa.

EP

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