ll ministro dell'Interno contestato alla Camera dai deputati del Carroccio. "L'Italia ha l'obbligo dell'accoglienza, non faremo morire le persone in mare per 500 mila voti in più della Lega"
Roma – 16 apr 2014 – ''Non baratteremo mai 19.000 morti con un punto percentuale in piu' alle elezioni''. Cosi' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha replicato alle proteste inscenate dai deputati leghisti nel corso della sua informativa urgente alla Camera sui flussi migratori.
Il presidente dell'Aula, Laura Boldrini, ha sospeso la seduta dopo aver espulso l'onorevole leghista, Emanuele Prataviera. Durante l'informativa i leghisti hanno esposto cartelli con su scritto "Alfano dimettiti" e "Alfano ministro dei clandestini".
"L'Italia – ha replicato Afano – è una grande democrazia che ha l'obbligo di garantire l'accoglienza. Noi non faremo morire le persone in mare per 500mila voti in più della Lega. Ci faremo carico della sicurezza dei cittadini e dell'accoglienza. Se voi volete la sicurezza e i morti sappiate che noi vogliamo la sicurezza e i vivi. Sappiate che questa è la differenzea tra una grande democrazia e la repubblica delle banane".
Quest'anno, ha spiegato poi il ministro, sul fronte degli sbarchi dei migranti ''abbiamo numeri paragonabili a quelli del 2011 che individua l'anno di picco storico del flusso e che e' stato l'anno seguente a quello dell'approvazione del reato di immigrazione clandestina il quale, evidentemente, non aveva sortito l'effetto deterrente sperato''.
Alfano ha parlato anche del ruolo dell'Ue. ''Faro' di Frontex – ha detto – un tema centrale nel semestre italiano di presidenza dell'Ue, in quanto ritengo che debba assumere la regia del controllo e del pattugliamento del Mediterraneo, cosi' come nei Paesi d'origine''. ''Ritengo – ha aggiunto – che un organismo che Frontex debba operare a piu' diretto contattto con gli obiettivi della missione e la partita di portarne la sede al centro del Mediterraneo e' ragionevole: la candidatura dell'Italia e' la piu' logica e spero di raccogliere ampio consenso''