Il premier e le priorità del semestre italiano: “Mare Nostrum sia inserita in Frontex, l’Unhcr vada in Libia. Mediterraneo frontiera comune, anzi cuore"
Roma – 24 giugno 2014 – L’Europa non può girare la testa dall’altra parte di fronte ai drammi dell’immigrazione, serve un impegno comune, internazionale. Mare Nostrum deve diventare un’operazione dell’Ue, e l’Alto commissariato Oni per i Rifugiati deve intervenire in Libia, da dove partono la stragrande maggioranza dei barconi.
Lo ha detto poco fa alla Camera dei Deputati il presidente del Consiglio Matteo Renzi nelle sue comunicazioni in vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.
“In campagna elettorale – ha ricordato Renzi – mentre alcuni politici si ponevano al limite della xenofobia, noi abbiamo detto che un’Europa che racconta nel dettaglio come va pescato il tonno e che spiega a un pescatore calabrese che non può usare una determinata tecnica di pesca, ma quando poi in mare ci sono i cadaveri si volta dall’altra parte, non è degna di chiamarsi Europa di civiltà”.
Secondo i premier “non basta avere una moneta in comune, non basta avere un presidente in comune, non basta avere una fonte di finanziamento in comune. O accettiamo di avere destino e valori in comune, oppure perdiamo il ruolo dell’Europa davanti a se stessa”.
“Se di fronte a ciò che è accaduto dobbiamo sentirci dire ‘questo problema non ci riguarda’, tenetevi al vostra moneta, ma lasciateci i nostri valori”. Valori come “il rispetto di una mamma che partorisce e dopo sei ore muore con suo figlio. E non può esserci solo un’emozione subitanea, con governo e commissione che si recano a Lampedusa ma poi è solo il governo a dove affrontare il problema”.
L’Italia “rivendica i suoi valori” e ha anche richieste molto concrete. “Chiede che Mare nostrum sia un’operazione inserita nella dinamica di Frontex. Chiede che ci sia la sensibilità per andare intervenire dove si deve: il 96% delle persone che arrivano nel nostro territorio arrivano dalla Libia. È centrale il ruolo dell’Onu, la Libia dopo le elezioni dovrà chiedere formalmente l’intervento dell’alato commissariato per i rifugiati”, l’ Unhcr.
L’Europa, “dovrà avere la forza di gestire in modo unitario e condiviso questo problema perché anche il Mediterraneo, non solo l’Est, è luogo di frontiera, anzi per me è più cuore che frontiera. Il rigore che usiamo contro scafisti e organizzazioni criminali richiede l’internazionalizzazione dell’intervento umanitario e un investimento forte in Frontex”.
Infine, Renzi, sollecitando un applauso del Parlamento, ha espresso “gratitudine alla nostra Marina e alle donne e agli uomini che lavorano nell’accoglienza. Persone che di fronte al dolore di queste settimane e mesi hanno vissuto con professionalità straordinaria”.