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“Tubercolosi? No grazie”. Grillo rilancia l’allarme immigrati

Il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog “Frontiere spalancate senza alcun accertamento medico. Ci vorrebbe la quarantena”

Roma – 2 settembre 2014 – L’Italia spalanca le frontiere agli immigrati, esponendo tutti al contagio di terribili malattie.

È la nuova chicca di Grillo Pensiero sull’immigrazione, che il leader del Movimento 5 Stelle propone oggi sul suo blog (titolo: "Il ritorno delle malattie infettive #tbcnograzie"), cavalcando e ingigantendo uno degli spauracchi più agitati dagli xenofobi in questi mesi. E suggerendo di mettere in quarantena chi arriva sulle nostre coste.

“Il Passaparola di ieri con l'ingresso delle malattie infettive dall'Africa e il contagio di tbc di 40 poliziotti finora accertati è caduto nel nulla. Come se non fosse un problema nazionale il ritorno di malattie debellate da secoli in Italia” scrive Grillo, riferendosi a una denuncia del sindacato di polizia Consap.

“Per la tbc  – insiste Grillo – non esiste un vaccino che provveda una protezione affidabile per gli adulti, si trasmette per via aerea e le cure richiedono anni. Vogliamo reimportarla, reimportiamola! Ma facciamolo alla luce del sole, informando la popolazione che alla polizia non vengono forniti neppure gli strumenti minimi di profilassi”.

“Qui – scrive il leader del Movimento 5 Stelle – per evitare il tabù del razzismo arriviamo alla situazione grottesca degli Stati africani che chiudono le frontiere tra loro per paura del diffondersi dell'ebola, che ha 21 giorni di incubazione, mentre noi le lasciamo spalancate senza fare alcun accertamento medico sui chi arriva da chissà dove nel nostro Paese”.

“I triti e ritriti confronti degli italiani come popolo di migranti che deve comprendere, capire, giustificare chiunque entri in Italia, sono delle amenità tirate in ballo dai radical chic e dalla sinistra che non pagano mai il conto e da chi non vuole affrontare il problema. Quando i nostri bisnonni approdavano negli Stati Uniti, Paese della Libertà, dopo aver visto la Statua con la fiaccola accesa, venivano subito confinati a Ellis Island in quarantena”.
 

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