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Europarlamento: “Basta stragi, ecco cosa deve fare l’Ue”

Soccorso in mare, quote vincolanti sui richiedenti asilo, cooperazione allo sviluppo e lotta ai trafficanti. La risoluzione approvata oggi a Strasburgo

 

Strasburgo 29 aprile 201 – Il Parlamento Europeo chiede all’Ue di cambiare decisamente rotta di fronte all’emergenza in corso nel Mediterraneo.
 
Deve salvare le vite, con una più vasta operazione di soccorso in mare, deve obbligare tutti gli Stati membri a dividersi il carico dei richiedenti asilo, deve favorire lo sviluppo dei Paesi da cui partono i disperati e non dare tregua ai trafficanti di uomini. 
 
Sono tutte indicazioni contenute in una risoluzione non vincolante approvata oggi dai deputati a Strarburgo. Qui di seguito il comunicato dell’Europarlamento che spiega più nel dettaglio cosa dice: 
 
“I deputati invitano l'UE e i suoi Stati membri "a definire un mandato chiaro per Triton, in modo da ampliarne l'ambito di intervento e il mandato per le operazioni di ricerca e soccorso a livello di UE" (attualmente, Triton è coordinato dall'agenzia UE Frontex e la sua missione si estende fino a 30 miglia nautiche dalle coste italiane).
 
 
Gli Stati membri dovrebbero "fare tutto il possibile per identificare i corpi e le persone scomparse" e "fornire le risorse necessarie a garantire che gli obblighi di ricerca e soccorso siano di fatto rispettati", incluso un aumento di fondi per Frontex e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO), si afferma nel testo approvato con 449 voti a favore, 130 contrari e 93 astensioni.
 
 
Il Parlamento inoltre chiede che "sia messa a punto un'operazione umanitaria europea di ricerca, solida e permanente, che, come Mare Nostrum, sia operativa in alto mare e alla quale contribuiscano tutti gli Stati membri sia con risorse finanziarie che con attrezzature e mezzi" e sollecita l'UE a cofinanziare tale operazione.
 
 
Rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra i paesi dell'UE
 
Il Parlamento deplora che il Consiglio europeo del 23 aprile non si sia impegnano per istituire un meccanismo vincolante di solidarietà in tutta l'UE. Per rispondere alle recenti tragedie nel Mediterraneo con "solidarietà e equa ripartizione della responsabilità", i deputati affermano che:
 
 
la Commissione europea dovrebbe fissare una "quota vincolante" per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi UE,
 
 
gli Stati membri dovrebbero utilizzare appieno le possibilità esistenti per il rilascio dei visti umanitari e prendere in seria considerazione la possibilità di applicare la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea oppure l'articolo 78, paragrafo 3, TFUE, i quali prevedono entrambi un meccanismo di solidarietà in caso di afflusso massiccio e improvviso di sfollati,
 
 
i paesi dell'Unione europea dovrebbero fornire un maggiore contributo ai programmi di reinsediamento esistenti,
 
 
le regole del sistema europeo comune di asilo devono essere rapidamente e integralmente recepite nel diritto nazionale e attuate da tutti gli Stati membri partecipanti.
 
 
Cooperazione con i paesi terzi e lotta contro gli scafisti
 
La risoluzione chiede un più stretto coordinamento delle politiche dell'UE e degli Stati membri nell'affrontare le cause all'origine della migrazione e una maggiore cooperazione con i paesi partner in Medio Oriente e in Africa.
 
 
Chiede anche sanzioni penali il più possibile severe contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti ed esorta gli Stati membri e le agenzie dell'UE a collaborare più strettamente per individuare e tracciare il finanziamento di queste reti criminali e identificare il loro modus operandi, per impedire loro di arricchirsi mettendo a repentaglio la vita dei migranti”.
 
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