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Juncker: “Aprire a immigrazione legale e quote di profughi in tutta l’Europa”

Il presidente della Commissione Europea all’Europarlamento. “Non costringiamo i disperati sui barconi”

 
Strasburgo – 29 aprile 2015 – “La risposta alla tragedia umana alla quale abbiamo assistito nel Mediterraneo è stata immediata, ma resta insufficiente. Non basta combattere i sintomi della crisi, è essenziale fare di tutto perché questa gente disperata non salga sui barconi”.
 
Lo ha detto oggi il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker parlando al Parlamento Europeo a Strasburgo. Un intervento del corso del quale ha ammesso che la chiusura dell’operazione Mare Nostrum fu” un errore” e che triplicare i fondi a disposizione di Triton è solo un primo passo. 
 
“Bisogna salvare quelle vite sul posto – ha detto Juncker – invece di assistere impotenti alla loro autodistruzione nel Mediterraneo. Gli Stati membri devono aumentare a tutti i costi il loro aiuto allo sviluppo. È essenziale”. 
 
Juncker ha poi annunciato che chiederà, insieme al Commisario Avramopoulos, “l’istituzione di un sistema di quote. L’ho proposto nell’ultimo Consiglio europeo straordinario e deve essere fatto. Non si può lasciare ai soli Stati membri direttamente interessati la gestione della ricollocazione dei rifugiati. Si tratta di solidarietà condivisa. Il 13 maggio proporremo un sistema di ricollocazione dei profughi in tutta l’Ue”. 
 
Il presidente della Commissione Europea ha parlato anche della necessità di “occuparci con urgenza delle questioni che gravitano intorno all’immigrazione legale. Se non apriamo la porta d’ingreso, non possiamo poi stupirci che i disperati di tutto il pianeta entrano rompendo la finestra. Dobbiamo aprire le porte per evitare che entrino dalle finestre”. 
 
“Non possiamo dire – ha concluso Juncker – che noi non possiamo accettare tutta la miseria del mondo, e dire nello stesso tempo che non dobbiamo occuparci della migrazione legale. La migrazione legale fa parte della soluzione a medio termine e dunque dobbiamo agire su quella”
 
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