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Immigrati, naufragio Mediterraneo: si temono centinaia di morti

Al momento i cadaveri recuperati dai mezzi giunti sul posti sono 25

Palermo, 6 agosto 2015 – Proseguono nel Canale di Sicilia, a circa 22 miglia dalle coste della Libia, le operazioni di soccorso dei naufraghi del barcone rovesciatosi oggi con a bordo centinaia di migranti.

Al momento i cadaveri recuperati dai mezzi giunti sul posto, e coordinati dalla Guardia Costiera, sono 25, mentre sarebbero almeno 400 le persone tratte in salvo. Non si conosce il numero esatto dei profughi che si trovavano a bordo del natante, ma secondo quanto pubblicato dai media maltesi, sarebbero stati almeno 700. L’allarme e’ scattato stamani, dopo che una telefonata satellitare partita dal barcone, un motopesca in ferro, ha allertato la Guardia Costiera di Catania, che ha girato la segnalazione alla centrale operativa di Roma. Nella zona sono state dirottate dalla la nave di Medici senza frontiere “Dignity One” e la nave irlandese Niamh.

Da quest’ultima sarebbero state calate due “rescue boat”, alla vista delle quali i migranti si sarebbero agitati, facendo spostare l’assetto del barcone che si e’ rovesciato. A quel punto sul posto sono state dirottate la Phoenix (la nave di soccorso di 40 metri del Moas, la Fiorillo, della Guardia costiera, e il mercantile Barnon Argos.

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