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“Basta immigrati musulmani!”, l’Ufficio Antidiscriminazioni contro Giorgia Meloni

La leader di Fratelli d’Italia aveva proposto di bloccare gli ingressi dai Paesi islamici. L’ Unar le scrive: “No a generalizzazioni e stereotipi”

 

 

Roma – 2 settembre 2015 – Sì alla libertà di espressione, ma non quando sfocia nel razzismo. Tanto più se a far passare il messaggio musulmani = terroristi è un personaggio politico. 

Il 27 giugno scorso, dopo gli attentati degli integralisti islamici in Tunisia, Francia, Somalia e Kuwait, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni propose via Facebook la sua ricetta per evitare stragi anche in Italia: “Evitiamo – scrisse –  di importare in Italia un problema che oggi non abbiamo: basta immigrazione e soprattutto basta immigrazione da paesi musulmani”. 

“La (piccola) quota di immigrati che reputiamo necessaria prendiamola da quei popoli che hanno dimostrato di non essere violenti” argomentò Meloni. E stilò anche l’inizio di una lista di popoli a sui dire “sicuri”: “Non mi risulta ci siano casi di terrorismo collegato ai filippini, agli argentini, agli ucraini, ai peruviani”..

Una sparata discriminatoria: la leader di Fratelli d’Italia voleva favorire o sfavorire gli immigrati in base al Dio che pregano. Tanto che l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, leggendo il post riportato da Stranieriinitalia.it, ha detto basta, inviando a Meloni una lettera nella quale si censurano quelle parole. 

“Questo ufficio – le ha scritto il direttore Marco de Giorgi –  pur nell’intangibilità del principio di libera manifestazione del pensiero, garantito dalla Costituzione Italia, e condividendo la preoccupazione relativa alla gestione di un fenomeno così complesso come quello migratorio, ritiene che una comunicazione basata su generalizzazioni e stereotipi non favorisca un sollecito e adeguato processo di integrazione e coesione sociale”. 

“Si coglie l’occasione – conclude il numero dell’Unar – per chiedere di volere considerare in futuro, l’opportunità di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore” .

 Stranieriinitalia.it

 

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