Oxfam chiede il prima possibile la riapertura dei confini a tutte le persone in arrivo dalla Grecia per evitare un peggioramento della situazione umanitaria
Roma, 23 novembre 2015 – Si fa sempre piu’ difficile la situazione per migliaia di migranti bloccati alle frontiere lungo la rotta balcanica, a causa delle restrizioni imposte negli ultimi giorni da Macedonia, Serbia, Croazia e Slovenia.
Lo denuncia Oxfam, che chiede il prima possibile la riapertura dei confini a tutte le persone in arrivo dalla Grecia per evitare un peggioramento della situazione umanitaria. “Dal 20 Novembre, diversi paesi nella rotta balcanica stanno permettendo di attraversare i confini solo ai migranti provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq – afferma Sara Tesorieri, policy advisor di Oxfam per l’immigrazione in Europa. – Persone di altre nazionalita’ che stanno cercando protezione in Europa al momento sono bloccate fuori.
Questa decisione rischia di lasciare abbandonate e con un futuro incerto migliaia di persone. Siamo preoccupati del potenziale deterioramento della situazione umanitaria, se questa situazione continua, e chiediamo con urgenza a questi paesi di aprire i propri confini soprattutto alle persone che fuggono da persecuzioni e conflitti. Chiediamo inoltre alle autorita’ nazionali di permettere l’accesso alle associazioni umanitarie per poter assistere le persone”.
Solo giovedi’ oltre 1000 persone sono state bloccate tra Serbia e Macedonia, mentre al momento sono 1500 le persone intrappolate in Serbia in attesa di registrazione. “Tutti i paesi devono sostenere i diritti di rifugiati e migranti affermati dalla Convenzione europea dei diritti umani, – continua Tesorieri – evitando di ricorrere ai respingimenti e assicurandosi che tutte le richieste di asilo siano ascoltate singolarmente, non su basi arbitrarie, basate sullo Stato di provenienza”.