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IMMIGRAZIONE: MOSCA TAGLIA DRASTICAMENTE LAVORATORI STRANIERI

(ANSA) – MOSCA, 11 GEN – Mosca ha ridotto per il 2008 la quota di lavoratori stranieri di quasi due terzi rispetto allo scorso anno: 300 mila, contro gli 810 mila del 2007. Il provvedimento e’ stato firmato oggi dal primo vice sindaco Vladimir Resin, come riferisce l’agenzia Itar-Tass. La politica di tagliare il numero di immigrati e’ sostenuta dal primo cittadino, Iuri Luzhkov, secondo il quale il 40% dei crimini registrati nella capitale e’ commesso da stranieri. ”Se risolviamo il problema, saremo in grado di migliorare la situazione del crimine in citta’ di quasi il 50%”, ha assicurato Luzhkov. Un miglioramento, intanto, ci sarebbe gia’ stato, secondo le statistiche comunali: se nel 2006 solo un immigrato su nove era regolarmente registrato, nel 2007 invece tale rapporto e’ salito a uno ogni due-tre. Non sono d’accordo invece gli imprenditori, secondo cui la riduzione del numero di lavoratori immigrati creera’ difficolta’ a vari settori economici e fara’ aumentare il numero di quelli clandestini. L’amministrazione della capitale fara’ da apripista ad un provvedimento analogo annunciato dal governo, che intende tagliare di due terzi il numero degli immigrati, portandolo da circa sei a poco meno di due milioni. Una misura che sembra una concessione del potere politico ai movimenti nazionalisti e alla sempre piu’ diffusa xenofobia. Ma che rischia di frenare l’impetuosa crescita economica del Paese, affamato di manodopera a basso prezzo. Gran parte degli immigrati arriva dalle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale: tagiki, kirghizi, uzbeki, impiegati nei cantieri edili o nei lavori di pulizia e manutenzione cittadina.(ANSA).

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