Elvio Pasca
Salve, sono un cittadino extracomunitario. In Italia ho lavorato per molti anni, ma ho deciso di tornare definitivamente nel mio Paese. Posso avere indietro i contributi che ho versato all’Inps?
05 aprile 2016 – I lavoratori extracomunitari che tornano nel proprio Paese non possono richiedere all’Inps che gli vengano restituiti i contributi versati in Italia, ma conservano tutti i diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati, indipendentemente dal fatto che esista un accordo tra l’Italia e il Paese di origine in merito.
Ciò vuol dire che, indipendentemente dal fatto che ci sia un accordo bilaterale tra i Paesi in materia di diritti previdenziali e di sicurezza sociale, i lavoratori che tornano nel proprio Paese hanno il diritto di accedere alla prestazione pensionistica, anche in presenza del mancato raggiungimento del requisito minimo dalla Legge 335/95, cioè 5 anni di contribuzione, al raggiungimento dell’età di 66 anni e 3 mesi.
Questo diritto rimane anche dopo il decesso del lavoratore. In questi casi, dopo la data in cui il lavoratore avrebbe compiuto l’età prevista (66 anni e 3 mesi), la pensione spetta ai superstiti.
Nel caso in cui l’Italia abbia un accordo bilaterale in materia di diritti previdenziali e di sicurezza sociale con il Paese di origine, il lavoratore che rientra nel proprio Paese prima di raggiungere l’età per la pensione, può richiedere il riconoscimento nel suo Paese dei contributi già versati in Italia. Ciò vuol dire che il lavoratore si vedrà riconoscere i suoi contributi versati in Italia ma la pensione sarà liquidata nel suo Paese in base alla propria legislazione nazionale.
D.ssa Maria Elena Arguello
