Il ministro dell’Interno: “Sbagliato culturalmente e rispetto alla realtà dei fatti. Alle frontiere Italia fa il massimo, ma questo è un problema mondiale”
Bologna – 3 maggio 2015 – “Non posso escludere che ci siano infiltrazioni” terroristiche “attraverso l’immigrazione”, ma non e’ possibile e “profondamente ingiusta l’equazione terrorismo uguale immigrazione”.ù
Lo ha detto ieri il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel suo intervento a un convegno su web security e terrorismo organizzato dalla facolta’ di Sociologia dell’universita’ di Bologna. Per questo in Italia “siamo li’ vigili – ha aggiunto – Ma l’equazione terrorismo uguale immigrazione è profondamente ingiusta, non solo culturalmente ma anche rispetto alla realtà dei fatti”.
“Siamo attivi su tutte le frontiere, su quella del Brennero, su quella di Ventimiglia, sulla frontiera della rotta Balcanica – ha spiegato Alfano – Ho in programma alcune visite mirate per andare a verificare di persona, andro’ al Brennero, andro’ a Ventimiglia, tornero’ in Albania, faro’ tutto quello che un ministro deve fare e puo’ fare nei limiti delle forze di un singolo Stato per gestire al meglio quella che e’ una situazione mondiale non solo italiana e men che meno solo europea”.
“Noi abbiamo una strategia molto chiara” sul tema dell’accoglienza degli immigrati, ha aggiunto il ministro: “Siamo severi nella applicazione delle regole ma al tempo stesso non facciamo morire nessuno. La strategia porta ad accogliere quelli che richiedono l’asilo se hanno diritto all’asilo, e a rimpatriare assieme all’Europa quelli che non sono in fuga da guerre o persecuzioni”.