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Facebook, Twitter e YouTube denunciati, “Non rimuovono i contenuti razzisti”

Tre associazioni francesi portano i social network in tribunale. SOS Racisme: “Rimuovono i seni nudi, ma non l’incitamento all’odio”

Parigi – 18 maggio 2016 – I colossi dei social network fanno abbastanza per combattere il razzismo che li avvelena? In Francia saranno i giudici a rispondere a questa domanda. 

Da oltre due mesi, i militanti di SOS Racisme, SOS homophobie e UEJF, che riunisce studenti ebrei, hanno realizzato un “test di massa”, segnalando 586 contenuti razzisti, antisemiti, negazionisti, omofobi, apolegie del terrorismo o dei crimini contro l’umanità. Il risultato? Solo il 4% è stato eliminato da Twitter, il 7% da YouTube e il 34% da Facebook.

Le tre associazioni hanno quindi deciso di presentare una denuncia contro Twitter, YouTube e Facebook, “per capire perché non rispettano gli obblighi legali”. In ballo c’è una legge francese del 2014 sulla “fiducia nell’economia digitale”, che obbliga i gestori a “eliminare in un tempo ragionevole i contenuti manifestamente illeciti e segnalarli alla procura”. 

Chiamati a rispondere in tribunale, le compagnie dovranno spiegare cosa fanno, concretamente, per adempiere a questi obblighi. “La denuncia- sottolineano i promotori –  permetterà di fare luce sul funzionamento e sul profilo dei moderatori dei social network e di ottenere un bilancio della loro attività globale”. 

“Twitter, Youtube e Facebook non possono continuare a dire parole rassicuranti per coprire al loro inazione nella moderazione dei contenuti” attacca Dominique Sopo, Presidente di SOS Racisme. “Queste piattaforme sembrano più scioccate da pezzi di seni nudi, che vengono prontamente censurati, che dall’incitamento all’odio contro persone o gruppi di persone. La nostra azione legale vuole far applicare una legge alla quale ora devono obbedire pienamente”. 

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