Il Ministero dell’Interno e la Confindustria hanno stabilito un protocollo d’intesa, ai fini del rilascio della Carta blu UE, per l’ingresso agevolato di lavoratori stranieri altamente qualificati. Ciò vuol dire che il nulla osta al lavoro è sostituito da una comunicazione del datore di lavoro della proposta di contratto di lavoro o dell’offerta di lavoro vincolate.
Il protocollo ha una durata annuale ed è rinnovato tacitamente.
L’accordo prevede che l’impresa associata interessata si obbliga a garantire i requisiti previsti dall’art. 27 quater, comma 1. Ciò vuol dire che l’impresa interessata garantisce che:
- ha capacità economica per far fronte a tutti gli oneri relativi, specie la corresponsione dell’importo dello stipendio annuale lordo che non deve essere inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria;
- il lavoratore è in possesso di un titolo d’istruzione superiore di durata almeno triennale e della relativa “dichiarazione di valore” rilasciata dal Consolato italiano competente e che verrà verificata all’atto del rilascio del visto;
- che la proposta contrattuale e la relativa qualifica professionale rientrano tra quelli previsti dalla normativa;
- che il rappresentate legale non si trova nelle condizioni di cui al comma 10 dell’art. 27quater del D.Lgs. 286/98
La dichiarazione di valore o il riconoscimento della qualifica professionale dovrà essere esibita all’atto di sottoscrizione del contratto di soggiorno. Se i documenti presentati non dimostrano il possesso dei requisiti previsti dalla normativa, non si procederà alla sottoscrizione del contratto di soggiorno né verrà rilasciato nessun permesso di soggiorno nonché il visto sarà annullato. Se si verifica questa ipotesi, l’impresa sarà tenuta al pagamento delle spese per il rientro del lavoratore nel Paese di origine.