Il presidente della Repubblica ai prefetti: “Consultare, coinvolgere e sensibilizzare sindaci e popolazioni per evitare irragionevoli rifiuti. Equa distribuzione dei pesi”
Roma – 10 novembre 2016 – La gestione dell’emergenza causata “da flussi migratori di inedita portata e da un crescente numero di persone che presentano domanda di asilo” è “impegnativa e faticosa”. “Siamo di fronte a un fenomeno complesso, che non può essere affrontato con illusorie semplificazioni”.
Lo ha detto stamattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale i prefetti d’Italia.
“Se oggi miopie di natura nazionalistica – ha sottolineato il Capo dello Stato – impediscono all’Unione Europea di svolgere appieno il proprio compito storico, noi dobbiamo essere comunque all’altezza della nostra civiltà e dei principi che la Costituzione ha posto a fondamento della nostra convivenza. Non resteremo mai indifferenti alle stragi e alle sofferenze che si consumano nel Mare Nostro. E credo che, a testa alta, possiamo dire che l’Italia sta affrontando con dignità e grande umanità il proprio difficile compito”.
“Siamo orgogliosi di aver salvato migliaia di vite umane e di assicurare una prima accoglienza dignitosa, nel nostro territorio. Il lavoro di voi prefetti è stato, è, e sarà ancora decisivo. Sono in gioco diritti fondamentali della persona umana, sono in gioco stati d’animo della nostra gente. Bisogna averne rispetto, e intendere anche le ragioni della diffidenza che, talvolta, prende forma nelle città, nei quartieri, nei borghi”.
“È necessario – ha aggiunto Mattarella – che sulla gestione dell’emergenza di migranti e di profughi vengano consultati, coinvolti, responsabilizzati sindaci e popolazioni. Non è facile indurre a vincere paure istintive, ma è possibile trarre anche da circostanze difficili occasioni di consapevole e condivisa responsabilità. Se la concordia e la responsabilità comune prevarranno tra le istituzioni, si potranno più facilmente evitare irragionevoli rifiuti nel ripartire costi e sacrifici.
“Occorre togliere ogni alibi a quanti, all’interno del nostro Paese, intendono sottrarsi ai doveri di solidarietà con le altre città e con gli altri cittadini” ha detto il Presidente della Repubblica. “Si tratta dello stesso impegno che conduciamo, come Paese, all’interno dell’Unione Europea, perché siano rispettate le decisioni assunte a Bruxelles sulla ripartizione dei migranti: un’equa distribuzione dei pesi anche al nostro interno è coerente con quella nostra richiesta e la rende più credibile”.