in

Flussi 2017, 17 mila stagionali per raccogliere il Made in Italy

Coldiretti: “Più quote rispetto alla scorso anno e ingressi semplificati. Dalle fragole del Veronese alle mele del Trentino, lavoratori immigrati ben integrati in molti distretti agricoli”

 

Roma – 6 marzo 2017 – Diciassettemila stagionali extracomunitari che potranno venire a lavorare in Italia nel 2017. A confermarlo è la Coldiretti dopo l’approvazione del nuovo decreto flussi, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 

La novità di quest’anno, rileva l’associazione di categoria, è l’aumento delle quote , da 13.000 dello scorso anno alle 17.000 di quest’anno per gli ingressi stagionali, e da 4.600 dello scorso anno alle 5.750 di quest’anno per le conversioni dei permessi per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato. Queste ultime consentiranno a molte aziende agricole di stabilizzare il rapporto con i propri lavoratori stranieri che anno dopo anno sono entrati con i flussi stagionali.

Con la modifica inoltre del Testo Unico sull’Immigrazione, ricorda inoltre Coldiretti, risultano semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”. È infatti sufficiente che lo straniero abbia fatto regolare ingresso con permesso di soggiorno stagionale almeno una volta nei cinque anni precedenti per potervi avere accesso.

Le domande di assunzione potranno essere presentate online dopo la pubblicazione del decreto flussi, dal “click day” che sarà fissato per gli stagionali fino alla fine del 2017. 

In agricoltura, gli stagionali stranieri verranno impiegati per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. 

Sono molti i “distretti agricoli”, segnala ancora Coldiretti, dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale. È il caso della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove a svolgere l’attività di bergamini sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 1 Media: 3]

Cittadinanza, ancora boom: oltre 200 mila nuovi italiani in un anno

Nuovo muslim ban di Trump: “Proteggiamoci dai terroristi”