Roma, 7 agosto 2018 – L’associazione Baobab ha denunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, per il reato di diffusione di idee fondate sull’odio razziale. Se condannato ora rischia fino a un anno e sei mesi di carcere.
Tutto partirebbe da una sentenza della Cassazione datata primo luglio 2018, che ha condannato un cittadino italiano di 45 anni di Gallarate, per “reato di diffusione di idee fondate sull’odio etnico o razziale”. Quest’ultimo si rivolse nel 2010 a due stranieri, dopo averli aggrediti fisicamente, proferendo la frase: «Che venite a fare qua… dovete andare via».
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, lo scorso 12 luglio, riprendeva quella frase e commentava la decisione della sentenza con un tweet: «Andate via, andare via, andate via!!!».
Dopo quel commento, un gruppo di cittadini, insieme all’associazione Baobab Experience, ha deciso di denunciare Salvini. Che cosa prevede il reato di diffusione di idee fondate sull’odio etnico o razziale? Il reato è previsto dall’articolo 604 bis del codice penale e punisce con la reclusione fino a un anno e sei mesi chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sull’odio razziale o etnico o incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi.
Per integrare questo reato basta anche un solo atto di diffusione di idee fondate sull’odio razziale o sulla discriminazione etnica. Così come sarebbe la frase «andate via» scritta da Salvini.
Non è la prima volta che Salvini si esprime in questo modo; e sulle possibilità di una eventuale condanna, che (parafrasando il famigerato credito a “babbo” morto) il credito di questa denuncia finisca a… “baobab” morto?
Milton Kwami