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L’appello dell’Ecuador: “Emigrati, tornate a casa”

Il governo di Quito appronta il "Plan de ritorno". Agevolazioni economiche e sociali per chi decide di rientrare in Patria

Genova – 4 febbraio 2008 – “Ecuadoriani, tornate a casa”. E’ la richiesta che il governo dell’Ecuador sta facendo ai suoi cittadini che hanno scelto la strada della migrazione. La proposta è sostenuta da un piano di rientro (“Plan de ritorno”) che prevede incentivi e facilitazioni per coloro che risponderanno all’invito.

A promuovere l’iniziativa in Italia è stata Lorena Escudero, il ministro dell’emigrazione del Paese sudamericano. Lo ha fatto lo scorso venerdì, a Genova (unica tappa italiana del suo “tour” europeo), quando ha spiegato alla comunità ecuadoriana genovese, la più grande in Italia (con circa 12 mila emigrati dell’Ecuador) i benefici di un eventuale loro ritorno nella terra natia. Per loro il “Plan de ritorno” prevede infatti diverse opportunità economiche e sociali: agevolazioni sulle contribuzioni, facilitazioni in ambito abitativo e incentivi per l’avvio di impresa.

L’offerta è rivolta a coloro che risponderanno all’appello del governo di Quito entro un anno. Un lasso di tempo abbastanza stretto che sottolinea l’esigenza del Paese andino di ripristinare il proprio equilibrio demografico. Oggi l’Ecuador ha una popolazione di circa dodici milioni di abitanti dei quali circa tre milioni (tra i venti e i quarant’anni) vivono all’estero. Sono emigrati principalmente negli Stati Uniti, in altri Paesi sudamericani, in Spagna e in Italia.

Il flusso migratorio ha avuto inizio a partire dagli anni ’90, in seguito alla crisi economica che ha colpito l’Ecuador. Durante la sua visita a Genova, presso la sede della fondazione Casa America, il ministro Lorena Escudero ha evidenziato l’importanza che l’eventuale rientro di suoi connazionali avrebbe per il futuro del Paese. Si tratterebbe di una forza economica e produttiva di forte rilevanza in un momento delicato che l’Equador sta vivendo, una rilevanza incrementata anche dalle competenze acquisite all’estero.

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A.I.

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