Roma, 21 novembre 2018 – “Continuiamo a lavorare animati dal Magistero di Papa Francesco e senza scoraggiarci, per diffondere una cultura dell’uguaglianza”. E’ quanto scrive il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in un suo messaggio ai promotori della lettera del 14 luglio scorso di presbiteri e laici indirizzata al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e ai vescovi delle Diocesi italiane affinché si impegnassero contro il dilagare della cultura intollerante, xenofoba e razzista.
L’appello, a tutt’oggi, ha raccolto 1.158 firme. Nella missiva inviata a don Giorgio Borroni e don Rocco D’Ambrosio, datata 17 ottobre, il cardinale Parolin li ringrazia “per avermi reso partecipe della vostra iniziativa a nome della Caritas di Novara e dell’Associazione ‘Cercasi un Fine’ di Bari”. A distanza di quattro mesi dal lancio, e anche se la raccolta firme è stata chiusa il 26 luglio, la lettera alla Cei e a tutti i vescovi contro il dilagare del razzismo e della xenofobia continua a veder aumentare le sottoscrizioni di sacerdoti, religiosi e religiose, laici, docenti, operatori pastorali.
“Cresce sempre più una cultura con marcati elementi di rifiuto, paura degli stranieri, razzismo, xenofobia; cultura avallata e diffusa persino da rappresentanti di istituzioni”, vi si legge. “In questo contesto sono diversi a pensare che è possibile essere cristiani e, al tempo stesso, rifiutare o maltrattare gli immigrati, denigrare chi ha meno o chi viene da lontano, sfruttare il loro lavoro ed emarginarli in contesti degradati e degradanti – prosegue il testo -. Non mancano, inoltre, le strumentalizzazioni della fede cristiana con l’uso di simboli religiosi come il crocifisso o il rosario o versetti della Scrittura, a volte blasfemo o offensivo”.
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Parolin (Vaticano): ‘Favorire cultura dell’uguaglianza contro il razzismo’
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