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Decreto fiscale: pronta la nuova tassa (della Lega) sui money transfer

Roma, 27 novembre 2018 – Money transfer: per far cassa il governo ha intenzione di introdurre una tassa dell’1,5% sulle rimesse dall’Italia verso i Paesi d’origine degli immigrati. Un prelievo che porterà allo Stato poco più di 60 milioni di euro e che peserà soprattutto sulle tasche dei lavoratori bangladesi, filippini, senegalesi e indiani.

L’intenzione del governo è quella di introdurre nel decreto fiscale (tramite un emendamento targato Lega) un prelievo dell’1,5% su tutti i trasferimenti di denaro diretti verso Paesi extraeuropei. A pesarne le conseguenze è uno studio della Fondazione Leone Moressa, che parte dalla crescita degli ultimi mesi. Nel primo semestre del 2018, per la prima volta dal 2013, si registra infatti un segnale di ripresa: 2,71 i miliardi di euro spediti all’estero, con un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2017. Mantenendo la tendenza dei primi sei mesi, a fine 2018 si sfiorerebbero i 5,5 miliardi. Lo scorso anno le rimesse complessive dal nostro Paese si sono invece fermate a quota 5 miliardi. Di questi, circa l’80% è destinato a Paesi extra Ue (4,13 miliardi). «Applicando la nuova ipotetica tassa dell’1,5% – scrivono i ricercatori della Moressa – entrerebbero dunque nelle casse dello Stato 62 milioni di euro».

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