In vigore gli accordi europei. Agevolati i parenti stretti e chi viaggia spesso
Roma – 4 marzo 2008 – Da quest’anno è più facile per i cittadini extraUe provenienti da alcuni Paesi dei Balcani Occidentali far ingresso in Italia per soggiorni brevi.
Il 1° gennaio 2008 sono entrati in vigore gli accordi tra Comunità europea e Albania, Ucraina, Repubblica Moldova, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Macedonia, relativi alla riammissione delle persone irregolari e, appunto, alla semplificazione delle procedure di rilascio dei visti per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni). Le informazioni a riguardo sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 29 gennaio 2008 L.24 .
I cittadini di questi Paesi, soprattutto quelli che viaggiano frequentemente (per uomini d’affari, giornalisti, autotrasportatori, partecipanti a programmi di scambi ufficiali o di attività scientifica, culturale e artistica) nel momento in cui richiederanno il visto per soggiorni brevi in un paese dell’Unione europea usufruiranno di una procedura agevolata. Tra le categorie di persone “facilitate” rientra anche quella dei "parenti stretti" intesi come coniugi, figli, genitori (anche tutori), nonni e nipoti che vogliano recarsi in visita a cittadini provenienti dai Paesi balcanici firmatari degli accordi, regolarmente residenti nel territorio di uno Stato Membro.
Ma in cosa consistono queste semplificazioni?
Prima di tutto il tempo di rilascio del visto è sceso da trenta a dieci giorni, e in casi urgenti anche a tre giorni. Il costo relativo alle spese di rilascio dei visti ammonta a 35 euro, e non 60 euro. Addirittura è prevista un’ esenzione al pagamento di tali diritti per alcune categorie di richiedenti (es. parenti stretti). Così come per alcune categorie è previsto il rilascio, da parte delle rappresentanze diplomatiche e consolari, di visti per più ingressi validi fino ad un anno, oppure da un minimo di due ad un massimo di cinque anni, o addirittura validi fino a cinque anni (esempio per coniugi o figli minori a carico o minori di 21 anni o genitori).
Queste agevolazioni per il rilascio dei visti andranno applicate dai consolati di tutti i Paesi dell’UE, tranne che da quelli di Danimarca, Regno Unito e Irlanda (che non hanno sottoscritto l’accordo Schengen sulla libera circolazione delle persone), oltre dalle rappresentanze diplomatiche di Norvegia e Islanda.
Avv. Mascia Salvatore
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