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BADANTE CLANDESTINA SALVA DONNA:LUCIDI,PROTEZIONE UMANITARIA

(ANSA) – ROMA, 8 MAR – Potrebbe essere riconosciuta la "protezione umanitaria" alla giovane badante moldava di 25 anni che ha salvato un’anziana dal monossido di carbonio, al Lido di Venezia, ma che rischia l’espulsione dall’Italia in quanto irregolare e già raggiunta da un analogo provvedimento cui non aveva ottemperato. Lo afferma il sottosegretario all’Interno, Marcella Lucidi, che ha chiesto di "approfondire il caso" della badante Victoria Gojan. "L’obiettivo è riconoscerle la protezione umanitaria", spiega il sottosegretario Lucidi. "Questura e Prefettura di Venezia stanno già lavorando a questa prospettiva", aggiunge, sottolineando che "questa storia dimostra ancora una volta quanto sia necessario prevedere per legge il riconoscimento di uno speciale permesso di soggiorno agli immigrati irregolari che dimostrano un elevato senso civico e lo spirito di appartenenza alla comunità nazionale". I fatti risalgono alla notte di martedì scorso, quando la "badante-coraggio" – come l’hanno soprannominata i giornali – si è svegliata stordita, nel suo stesso vomito, nell’appartamento di una coppia di anziani coniugi, Angela Pellarin, di 88 anni, e Umberto Viviani, 89. I due non davano segni di vita, probabilmente a causa di una fuga di monossido di carbonio. Victoria ha dato subito l’allarme. Sono intervenuti i carabinieri. Per l’uomo non c’era più niente da fare, mentre la moglie è ricoverata in ospedale. Ricoverata anche la badante, rimasta intossicata. Nei confronti della giovane era stato applicato un provvedimento di arresto, secondo quanto previsto dalla legge Bossi-Fini. Il pm veneziano Stefano Buccini – che sta indagando sulla fuga di gas – l’ha però rimessa in libertà. L’udienza di convalida non è stata infatti fissata in quanto la donna è ancora ricoverata in ospedale. "Voglio restare qui, mi sono trovata bene finora", dice lei. Il suo sogno, spiega, è quello di raccogliere la somma necessaria per aprire una sartoria nel suo Paese. La vicenda ha suscitato in questi giorni diverse prese di posizione e manifestazioni di solidarietà: sono molti – ad esempio la Cgil del Veneto – a chiedere che non venga espulsa, ma anzi si riconosca il suo gesto eroico. (ANSA).

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