Formati in patria, godranno di canali preferenziali. Nella Regione vivono già 10mila ucraini Venezia – 3 aprile 2008 – Un ponte tra Venezia e Kiev per far arrivare lavoratori qualificati.
È l’obiettivo di un’intesa che il Veneto vuole stringere con l’Ucraina, da dove provengono quasi 10mila dei cittadini stranieri che già risiedono regolarmente nella regione. Un primo contatto è stato preso nei gironi scorsi, durante gli incontri a Kiev tra una delegazione regionale e i rappresentanti del governo locale.
“Gli ucraini rappresentano di fatto una comunità importante per la nostra regione, soprattutto nel settore dei servizi alla persona e proprio per questa ragione i rapporti con la loro nazione significano per il Veneto una marcia in più” ha spiegato l’Assessore regionale ai Flussi Migratori del Veneto, Oscar De Bona.
Accordi di questo tipo sono stati già stretti con Serbia, Romania, Moldavia e Polonia. Anche in Ucraina verranno presto avviati corsi di formazione in loco che comprenderanno lo studio della lingua italiana, il rilascio di un certificato e che consentiranno agli interessati un inserimento lavorativo nel Veneto, attraverso contratti di lavoro stipulati con il datore prima del loro ingresso in Italia.
“Le attività avviate con il Governo ucraino – ha aggiunto De Bona – avranno lo scopo di coordinare in maniera istituzionale tutte le politiche migratorie. Questo nella prospettiva di ottenere da un lato flussi più regolari e più trasparenti e dall’altro promuovere una collaborazione con il Governo ucraino non solo sull’emigrazione ma anche su altri importanti settori come ad esempio quello economico”.
EP