Stefano Camilloni
Uno spettacolo sui disperati viaggi della speranza, accompagnato da musiche popolari
Roma – 23 aprile 2008 – Dal 28 al 30 aprile al Teatro India di Roma è in scena lo spettacolo ‘Il triangolo degli schiavi: i lavoratori clandestini in Italia’. La piece, il cui protagonista è Ulderico Pesce, racconta la storia di Ambrogio Mora, emigrato da Foggia a Roma che, nel ritornare al Sud, viene a contatto con la realtà drammatica di alcuni clandestini.
Conoscendo africani e polacchi scopre le loro origini etniche, le loro storie, i viaggi della speranza, l’ospitalità nei centri di accoglienza temporanea, l’espulsione, la clandestinità, e lo sfruttamento schiavistico dei caporali.
Ambrogio si troverà a intraprendere la stessa lotta che 50 anni prima aveva fatto sua nonna Incoronata contro i latifondisti a favore della distribuzione della terra ai braccianti. Rispetto al passato quella del protagonista è una battaglia persa in principio: a combattere sono braccianti clandestini che non hanno identità e che, per non farsi identificare, arrivano a bruciarsi i polpastrelli delle dita per diventare uomini senza impronte.
Le musiche dello spettacolo sono quelle tradizionali dei popoli Arberesh stanziati in Basilicata e Calabria, dei Greki del Salento e di Matteo Salvatore.
