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ITALIA-LIBIA: D’ELIA, BASTA A POLITICA MINACCIA E RICATTO

(ANSA) – ROMA, 9 MAG – ”Occorre dire basta alla politica della minaccia e del ricatto a cui le autorita’ libiche ci hanno abituato ormai da molto tempo”: lo afferma in un comunicato Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino, a proposito della nota con la quale il governo di Tripoli ha annunciato l’interruzione della collaborazione sul fronte della immigrazione clandestina. ”Si puo’ dire tutto il male possibile del comportamento di Calderoli, che a me pare piu’ dell’ordine della goliardia propagandistica che della seria minaccia politica, ma esso non e’ paragonabile alla gravita’ del comportamento di Gheddafi che usa i disperati che partono dalle coste libiche verso l’Italia come carne da macello e massa di manovra destabilizzante il nostro paese”, afferma D’Elia, che inoltre precisa: ”L’ultimo esempio di questo comportamento abituale e’ stato quello delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese condannati ingiustamente alla pena capitale e liberati solo dopo sette anni di trattative in cui la Libia ha letteralmente estorto all’Unione Europea e alla Bulgaria e anche al nostro paese milioni di euro in contanti o sotto forma di ‘aiuti”’. (ANSA).

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