Roma, 16 ottobre 2020 – Come precisato con Circolare congiunta del 12 ottobre 2020 per i requisiti ai fini della richiesta di questa tipologia di nulla osta è necessario che i lavoratori:
- siano conducenti muniti di patente professionale equivalente alle patenti di categoria CE;
- siano cittadini di uno dei Paesi elencati all’art. 3, comma 1, lett. a) del Decreto;
- la patente in oggetto sia convertibile in Italia secondo gli accordi di reciprocità.
Al seguente link è possibile verificare gli accordi vigenti con i Paesi terzi, per quanto attiene alla conversione delle Patenti estere: http://www.mit.gov.it/come-fare-per/patenti-mezzi-e-abilitazioni/patenti-mezzi-stradali/conversione-patente-estera.
Di seguito indichiamo i successivi passaggi e requisiti:
L’impresa che effettua trasporti, ai fini della presentazione della relativa istanza di nulla osta, deve essere:
- iscritta all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi (di cui alla Legge n.298/74) della provincia di appartenenza,
- iscritta al Registro Elettronico nazionale (R.E.N.) (di cui al Regolamento CE n. 1071/2009);
- in possesso di licenza comunitaria in corso di validità, in caso di trasporti internazionali.
I lavoratori, una volta ottenuto il nulla osta, potranno condurre veicoli immatricolati sul territorio italiano, a nome dell’impresa che effettua trasporti in conto terzi, fino ad un anno dall’acquisizione della residenza in Italia.
La durata del contratto di lavoro sarà a tempo determinato della durata massima di un anno. Se, invece, il lavoratore è già in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), in corso di validità, la durata del contratto di lavoro potrà essere anche a tempo indeterminato.
In caso di trasporti internazionali l’impresa, successivamente alla comunicazione di assunzione agli Enti competenti e al rilascio da parte della Questura del permesso di soggiorno al lavoratore, dovrà richiedere all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il rilascio dell’Attestato di conducente.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato