(ANSA) – ROMA, 24 MAG – Un gruppo di giovani incappucciati, armato di bastoni, al grido di "Sporchi stranieri" e "Bastardi", ha assaltato e devastato nel pomeriggio tre negozi di immigrati asiatici nel quartiere Pigneto, alla prima periferia a sud est di Roma, una sorta di paese, dove tutti si conoscono, uno dei luoghi più multietnici della città. E’ stato un assalto improvviso, di pochi minuti, con bengalese colpito da una bastonata, vetrine e interni di un bar, di un phon center-lavaderia e di un negozio di alimentari devastati. Ma nel resto della città il raid ha lasciato un senso di paura, che una scia xenofoba e razzista non sia più tanto sotterranea. Anche perché la scorsa notte il conduttore del portale DeeGay.it, Christian Floris, di 24 anni, è stato aggredito mentre tornava a casa da due uomini, che gli hanno sbattuto la testa contro un muro dicendogli di smettere di occuparsi di temi legati all’omosessualità. Il raid al Pigneto è scattato alle 17:30, con il gruppo di giovani incappucciati comandato da un uomo adulto. Il primo negozio assalito è stato un alimentari in via Macerata, gestito da quattro anni da un immigrato indiano al quale sono state distrutte a bastonate le vetrine. Poi gli assalitori si sono diretti alla parallela via Ascoli Piceno, dove hanno frantumato le vetrine della lavanderia-phon center e del negozio di alimentari, gestiti da bengalesi. Il negozio di alimentari ha subito i danni maggiori, un frigo e la merce sugli scaffali, soprattutto bottiglie di birra e vino, distrutti. Testimoni italiani hanno spiegato che il raid può essere scaturito da uno scippo, vittima un italiano, avvenuto nei giorni scorsi. Per questo un uomo si sarebbe rivolto al titolare del negozio di alimentari di via Macerata, allo scopo di riavere indietro almeno i documenti scippati, con la convinzione che l’esercente conoscesse il ladro, ritenuto uno straniero. L’uomo avrebbe inoltre minacciato di rappresaglie il negoziante. "Non capiamo perché sia avvenuto questo attacco – hanno detto i bengalesi titolari della lavanderia – Siamo da anni qui, lavoriamo, paghiamo le tasse, cosa abbiamo fatto?". Per capire cosa abbia spinto il gruppo di giovani al raid, gli investigatori della Digos e del commissariato di Porta Maggiore hanno ascoltato immigrati e italiani. La polizia sta vagliando se l’aggressione sia opera di un gruppo con connotati razzisti o se l’episodio abbia altri moventi. Per questo si sta accertando se in passato ci siano stati fatti analoghi. Subito la città e il mondo politico hanno reagito al raid. "Un episodio di una gravità inaudita – ha detto il sindaco Gianni Alemanno – La mia solidarietà ai cittadini extracomunitari. E’ un atto che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio". "Un’inaudita ondata di violenza xenofoba e razzista che non può che suscitare orrore in qualsiasi persona civile", ha commentato il parlamentare del Pd Piero Fassino. "Il raid al Pigneto è il frutto avvelenato del clima xenofobo indotto dalle politiche del governo", ha detto il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, mentre Gennaro Migliore, del Prc, ha detto che è ora di finirla "con questo clima". Per i Verdi simili episodi sono "gli effetti della vittoria della destra". Indignazione anche per l’aggressione al conduttore Christian Floris, da parte del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dall’Arcigay. (ANSA).
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RAID CONTRO IMMIGRATI: ‘BASTARDI’ E DISTRUGGONO NEGOZI
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