in

Decreto Flussi. Bove (Anolf Cisl): “Intervenire con una riforma della normativa, in Italia servono 230mila lavoratori”

Roma, 31 gennaio 2022 – “Il problema dei flussi così come degli stranieri profughi presenti in Italia a cui viene negata la possibilità di lavorare se non in nero è ben lontano dall’essere risolto con quest’ultimo Decreto Flussi”.

Questo il commento sul portale Vita.it di Maurizio Bove, segretario di Fisascat Cisl Milano Metropoli e presidente Anolf Cisl Milano.

“La popolazione italiana continuando a invecchiare, ha un deficit di forza lavoro di oltre 230mila lavoratori. E i disoccupati italiani, non riescono a coprire la domanda, per molti motivi strutturali, così come non è permesso farlo ai giovani” – ha sottolineato Bove.

“Come sosteniamo da tempo, invece di continuare a riproporre strumenti obsoleti, vecchi di 30 anni, è necessario intervenire immediatamente con una riforma complessiva della normativa in materia di immigrazione che sia effettivamente adeguata alla realtà che dovrebbe gestire: occorrono visti di ingresso per ricerca lavoro che permettano di incrociare domanda e offerta in quei settori dove effettivamente trovano impiego i lavoratori e le lavoratrici provenienti dall’estero e percorsi permanenti di regolarizzazione per chi è già in Italia e ha un datore di lavoro disponibile all’assunzione. Altrimenti, oltre alle stragi nel mare e ai confini dell’Europa, non faranno più notizia neppure il caporalato, lo sfruttamento e il lavoro nero”.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 7 Media: 3.9]

Decreto flussi. Ingresso dei lavoratori non comunitari: secondo “click day” al via il 1 febbraio

Bollettino covid oggi, 31 gennaio: continuano a diminuire i ricoveri in terapia intensiva