Roma, 7 febbraio 2022 – “Smettiamo di pagare chi porta le persone nei campi di detenzione, facendole soffrire e alimentando un circolo vizioso che riporta quegli stessi migranti in mare”. Per l’onorevole Erasmo Palazzotto, deputato di Liberi e Uguali, il tempo è scaduto: bisogna fermare i finanziamenti alla Guardia Costiera libica e rompere gli accordi tra il governo italiano e Tripoli sulla gestione dei migranti. E in un’intervista rilasciata a Fanpage.it ha spiegato il perché.
Migranti, Palazzotto: “Bisogna rompere l’accordo Italia-Libia”
In seguito all’intervento di Papa Francesco al programma Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio sono arrivati molti commenti positivi da parte di numerosi politici italiani. Il Pontefice, infatti, ha definito i centri di detenzione in Libia dei veri e propri “lager”. Ma ad appoggiare il loro finanziamento sono stati anche coloro che, dopo l’intervento, hanno espresso consenso rispetto alle dichiarazioni fatte. “C’è una grande contraddizione: non si possono finanziare le missioni a sostegno della Guardia costiera Libica, di deportazione in quelli che il papa ha chiamato “lager” e allo stesso tempo applaudire le sue parole. L’ipocrisia e l’incoerenza sono troppo evidenti. E da parte di alcuni sì, mancanza anche di umanità”, ha sottolineato a Fanpage.it Palazzotto.
“Mi auguro che anche i 5 Stelle, sempre attenti al tema dei diritti umani, si rendano conto dell’errore che è stato fatto. Tra l’altro nella scorsa legislatura abbiamo fatto battaglie insieme, prima della loro virata contro le Ong”, ha aggiunto inoltre.
“In questi mesi si inizia a lavorare per il rinnovo alle missioni. La prima cosa da fare è sospendere il supporto operativo e finanziario alla Guardia Costiera libica. Smettiamo di pagare chi porta le persone nei campi di detenzione, facendole soffrire e alimentando un circolo vizioso che riporta quegli stessi migranti in mare. Che molti funzionari della Guardia costiera siano trafficanti e che questi siano anche nei centri di detenzione è oramai certo, ci sono le prove. Queste persone lucrano due volte sulla pelle dei migranti: estorcendogli denaro e prendendone dall’Unione europea e dai governi europei. Ci sono migranti che hanno pagato i funzionari libici fino a sei volte per attraversare il mare e sono stati catturati per ricominciare tutto da capo”, ha sottolineato poi.
Palazzetto: “Serve una nuova missione di soccorso”
Secondo Palazzetto, quindi, sarebbe ora di rompere l’accordo tra Italia e Tripoli. “Quest’estate era arrivato un impegno da parte del governo a sospenderle entro la fine dell’anno, per concentrarle tutte dentro l’operazione europea Irini. Di questa promessa dell’esecutivo per ora non si sa nulla. Lì dentro si parla di tutela dei diritti umani. Se la Libia non lo rispetta, perché l’Italia deve continuare a farlo? Eliminiamo quell’intesa. Il tema dei salvataggi in mare è legato, ma distinto. Certamente serve una nuova missione europea di soccorso, perché non è accettabile che le persone muoiano a poche miglia dalle nostre coste in quanto noi ci rifiutiamo di soccorrerle sperando che non arrivino in Italia. Non penso che forze politiche come il Partito Democratico possano continuare a far finta di niente”, ha detto in conclusione.
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