Roma, 8 luglio 2022 – I numeri parlano chiaro: sono 280 mila i giovani residenti in Italia figli di stranieri che, se dovesse passare lo Ius Scholae, riuscirebbero finalmente a vedersi riconoscere la cittadinanza. A renderlo noto è uno studio dell’Istat, il quale ha cercato anche di capire chi sono questi ragazzi. I risultati non stupiscono: 4 su 5 ammettono di pensare in italiano, perché di fatto è qui che sono cresciuti.
Ius Scholae, il rapporto Istat
Anche i sogni sono gli stessi degli altri bambini: andare a vivere negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Germania. Secondo il rapporto Istat, infatti, il 59% degli alunni stranieri (e non solo= delle scuole secondarie da grande vuole andare a vivere all’estero. Lo stesso desiderio lo hanno il 42% degli italiani. Quando si parla con i ragazzi cinesi o filippini, solo il 37,5% e il 32,4% dichiara di voler passare la vita in Italia. La percentuale si alza leggermente per i marocchini (44,1%), per gli albanesi (41,7%) e per i romeni (40,1%).
Stando a quanto riportato dallo studio sullo Ius Scholae, poi, i primi cinque Paesi di provenienza delle famiglie dei giovani stranieri residenti in Italia sono Romania, Albania, Marocco, Cina e Filippine. Dal 1 gennaio 2020, poi, i minorenni nati in Italia da genitori stranieri sono oltre un milione. Di questi, solamente il 22,7% ha acquisito la cittadinanza. I circa 280 mila aventi diritto allo Ius Scholae risiedono per un quarto in Lombardia.
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