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Consiglio dei ministri a Cutro: approvato il decreto anti scafisti

Roma, 9 marzo 2023 – Il Consiglio dei Ministri dedicato all’immigrazione a Cutro si è concluso con l’approvazione all’unanimità del decreto con disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso e di prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare. Il decreto prevede una stretta sugli scafisti e nuove norme per gestire i flussi dei migranti. Al contempo, poi, è stata stralciata la norma che rafforzava il ruolo della marina militare sulla sorveglianza marittima.

Migranti, approvato il decreto con stretta sugli scafisti

La tragedia di Cutro, avvenuta 12 giorni prima del Consiglio dei Ministri, ha riportato l’immigrazione al centro del dibattito politico con notevole urgenza. Il governo ha ritenuto necessario adottare misure rapide per gestire la situazione e prevenire ulteriori tragedie. Il decreto, infatti, stipula misure volte a contrastare l’immigrazione irregolare, come il potenziamento dei controlli sui flussi migratori e la lotta contro i trafficanti di esseri umani. Inoltre, il testo prevede l’inasprimento delle sanzioni contro coloro che organizzano viaggi illegali verso l’Italia. In particolare, i ministri si sono concentrati sulle pene per chi organizza il trasporto di migranti in modo illegale, che verranno aumentate. Così come le multe per le compagnie di navigazione che trasportano migranti senza documenti. E’ stata inclusa, poi, la confisca dei mezzi di trasporto utilizzati per il traffico di esseri umani.

Il decreto, inoltre, prevede nuove norme per gestire i flussi migratori. In particolare, nel testo è stato inserito l’obbligo di identificazione dei migranti sbarcati in Italia, l’istituzione di centri di accoglienza temporanea e il potenziamento dei controlli sui loro documenti di identità. In più, si è optato per la creazione di una commissione interministeriale per la gestione dei flussi migratori. Tuttavia, la decisione di stralciare la norma che rafforzava il ruolo della marina militare sulla sorveglianza marittima ha sollevato alcune polemiche. Secondo alcune fonti di governo, infatti, la norma è stata stralciata per motivi tecnici. Molti critici, però, ritengono che ciò indebolirà la capacità della marina militare di gestire i flussi migratori.

Sicuramente il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri rappresenta un primo passo per gestire la situazione migratoria in Italia. Allo stesso tempo, però, molti ritengono che occorra adottare misure più ampie e strutturali per affrontare il problema dell’immigrazione irregolare. In particolare, occorre promuovere la cooperazione internazionale per affrontare le cause dell’immigrazione, come la povertà e la violenza nei paesi di origine dei migranti. E infine promuovere politiche di integrazione per favorire l’inserimento dei migranti nella società italiana.

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