(V.’IMMIGRAZIONE: IN CORSO MAXIOPERAZIONE…’ DELLE 7:15 CIRCA)
VITERBO
(ANSA) – VITERBO, 18 GIU – Aveva secondo l’accusa ramificazioni in Egitto, Francia e in altri paesi europei la presunta organizzazione sgominata dalla Digos e della Squadra Mobile di Viterbo, che avrebbe procurato richieste d’assunzione agli immigrati in cambio di soldi. A capo del sodalizio c’erano due egiziani e un noto imprenditore viterbese, arrestati all’alba di oggi nell’ambito dell’operazione ‘Sfinge’, diretta da Fabio Zampaglione, ancora in corso, i quali contattavano altri imprenditori, quasi tutti ristoratori, che dietro il pagamento di grosse somme di denaro da parte degli immigrati, presentavano richieste nominative per l’assunzione di extracomunitari. Secondo gli investigatori, una volta ottenuto il visto d’ingresso in Italia e il permesso di soggiorno, gli immigrati non venivano utilizzati nelle attività dei datori di lavoro o venivano licenziati subito dopo la regolarizzazione. Il gip del tribunale di Viterbo ha emesso dodici ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e nove ai domiciliari.(ANSA).