Roma, 22 maggio 2023 – Si è svolto negli scorsi giorni l’incontro del G-7 a Hiroshima, e tra i tanti argomenti, sebbene in minima parte, è stato trattato il tema dei migranti e la crisi che sta attraversando la Tunisia. Tra gli obiettivi che ha portato sul tavolo l’Italia, infatti, c’è anche quello di accelerare gli interventi previsti, come il prestito di 1,9 miliardi di dollari che dovrebbe arrivare da Washington. Ma anche riportare la stabilità nel Paese, così da riuscire a bloccare i flussi migratori.
Migranti, la questione Tunisia
Il tema centrale di cui si è discusso quando si è parlato di migranti e Tunisia, quindi, è stato il prestito che dovrebbe arrivare dal Fondo Monetario Internazionale. Il problema, però, sembra essere l’opinione del Presidente Kais Saied, il quale ha già respinto più volte quelli che considera dei diktat sulla sua politica interna. “La Tunisia è in una situazione difficilissima, una fragilità politica evidente e un rischio di default finanziario dietro l’angolo. Abbiamo una trattativa fra il Fmi e la Tunisia di fatto bloccata. C’è una certa rigidità del Fmi di fronte al fatto che non si sono ottenute dal presidente Saïed tutte le garanzie che sarebbero necessarie. È comprensibile da un lato, dall’altro siamo sicuri che questa rigidità sia la strada migliore? Se questo governo va a casa noi abbiamo presente quali possano essere le alternative?”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Meloni a Hiroshima.
Tra l’altro, la Premier ha avuto anche la possibilità di confrontarsi direttamente con il direttore del Fmi, Kristalina Georgieva, e con la presidente della Commissione dell’Unione europea Ursula von der Leyen. In seguito, durante la conferenza stampa, ha ribadito anche che “la trattativa può essere sbloccata”. Inoltre, ha fatto sapere che si sta valutando anche una visita in Tunisia “o a livello bilaterale” o “a livello di delegazione europea”.
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