in

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida propone un approccio “equilibrato” all’immigrazione

Roma, 4 luglio 2023 – Nel suo intervento durante il summit Fenix, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sollevato una questione cruciale: la necessità di un’immigrazione legale come soluzione per contrastare l’immigrazione illegale. Ha sottolineato l’importanza di sviluppare l’Africa come parte integrante della strategia per affrontare le sfide legate ai flussi migratori.

Lollobrigida ha affermato che la destra italiana non solo ha offerto una mano all’Africa, ma ha anche l’obiettivo di favorire la produzione interna e promuovere l’autosufficienza alimentare del continente, aprendo anche le porte ai prodotti africani per essere esportati verso altri paesi. Secondo il ministro, il primo passo per affrontare l’immigrazione illegale è promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi di origine.

Il ministro ha ricordato che l’Italia stessa è stata un paese di emigranti nel corso della sua storia e che, pertanto, sarebbe una contraddizione opporsi all’immigrazione. Ha citato esempi di italo-americani di successo che hanno ricoperto importanti cariche pubbliche negli Stati Uniti, dimostrando che l’immigrazione può arricchire una nazione.

Lollobrigida ha anche condiviso un’idea pratica per affrontare l’immigrazione irregolare: l’implementazione di flussi organizzati. Ha esposto un incontro recente con l’ambasciatore e il ministro del Bangladesh, durante il quale è stata discussa una proposta. Secondo questa proposta, un giovane proveniente dal Bangladesh, anziché pagare ingenti somme di denaro a trafficanti di esseri umani per raggiungere l’Italia, potrebbe utilizzare metà di tali fondi per ricevere una formazione nel proprio paese, acquisendo competenze linguistiche e una conoscenza delle regole civili dell’Italia, in modo da arrivare nel paese ospitante meglio preparato. Questo modello potrebbe soddisfare le esigenze di manodopera in settori deboli, offrendo al contempo ai giovani provenienti dall’estero un’opportunità di arricchimento personale e la possibilità di tornare alle proprie radici, portando con sé le esperienze e le competenze acquisite.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 1 Media: 3]
Quasi 900 mila colf e badanti, 7 su 10 sono migranti

Il profilo dei lavoratori domestici in Italia: migranti, ultracinquantenni e a basso reddito

Sindacati manifestano a Torino per migliori condizioni degli uffici immigrazione