Roma, 21 dicembre 2023 – Nel panorama delle reazioni all’accordo raggiunto tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo sul nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) emerge come una voce critica e netta, esprimendo preoccupazione per la deriva contenuta nella recente intesa politica e per il destino dei migranti.
Migranti, Asgi: “Accordo Ue sconcertante”
L’Asgi, senza mezzi termini, respinge l’allineamento di gruppi politici di destra, centro e socialisti verso una politica migratoria ritenuta repressiva, basata sugli “approcci fallimentari degli hotspot”. Per l’Associazione, ciò costituisce un abbandono dei principi fondamentali di solidarietà e coesione sui diritti umani su cui dovrebbe basarsi l’Unione europea. Il nucleo della critica dell’Asgi, poi, si concentra sulla cosiddetta “finzione giuridica di non ingresso”, che considera le zone di frontiera come “non parte del territorio degli Stati membri”. Questa mossa, secondo l’Associazione, potrebbe creare pericolose zone grigie, esponendo i migranti a un rischio maggiore di esclusione dalla tutela dei loro diritti.
E non è tutto. L’Asgi solleva anche preoccupazioni sull’incarceramento in zone di frontiera di coloro che entrano via terra o vengono soccorsi in mare. Incluso chi perde il diritto al soggiorno regolare. Questo, sostiene l’Associazione, priva inutilmente della libertà le persone. Comprese quelle vulnerabili e bisognose di protezione, esponendole al rischio di rimpatrio in paesi in cui sono a rischio di persecuzione. Un altro punto critico, poi, riguarda la discriminazione basata sulla nazionalità. Essa, infatti, prevede il trattenimento in frontiera fino a 12 settimane per chi richiede asilo da cittadinanze con bassi tassi di riconoscimento della protezione internazionale. A riguardo, si sottolinea che questo crea un sistema non solo repressivo ma anche discriminatorio.
Infine, l’Associazione denuncia che il Trattato di Dublino non viene superato, ma semplicemente mantenuto. Questo potrebbe consentire ad altri Paesi europei di evitare l’accettazione di migranti. Scaricando la responsabilità sui paesi di primo arrivo, violando così il principio di solidarietà tra gli Stati membri. Sebbene i testi definitivi debbano ancora essere votati dal Parlamento europeo, l’Asgi esorta fortemente tutti i parlamentari a opporsi a questa controriforma. Per l’Associazione, infatti, molte delle norme proposte risultano “innegabilmente incompatibili con la nostra Costituzione”, che pone come inviolabili e fondamentali il diritto alla libertà personale, il diritto d’asilo costituzionale, il diritto di difesa e il principio di uguaglianza.
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