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La Cassazione chiede un confronto con l’Ue per dubbi sulla cauzione da 5mila euro per i richiedenti asilo

Roma, 8 febbraio 2024 – Le Sezioni Unite Civili della Cassazione hanno sollevato dubbi sulla conformità del decreto Cutro, che riguarda il diritto d’asilo, alle normative europee. Di conseguenza, la questione è stata sottoposta alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJUE) per un pronunciamento urgente sulla garanzia finanziaria di circa 5.000 euro che i migranti richiedenti asilo deveno versare per evitare il trattenimento in un centro alla frontiera in attesa dell’esito della sua domanda di protezione.

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Migranti, la Cassazione solleva dubbi sul decreto Cutro

La decisione della Cassazione è arrivata dopo che alcuni tribunali non avevano convalidato, nei mesi scorsi, i trattenimenti di alcuni migranti nel centro di Pozzallo, in base a quanto stabilito dal decreto Cutro. La questione, poi, è stata sollevata in seguito alla decisione della giudice Iolanda Apostolico di Catania, che ha disapplicato la legge approvata dal governo di Giorgia Meloni. Alla luce di tutto questo, il presidente Pasquale D’Ascolta, nelle 23 pagine dell’ordinanza emessa, ha chiesto alla CJUE di chiarire se le norme dell’Unione Europea ostino a una normativa nazionale che prevede una garanzia finanziaria fissa per evitare il trattenimento dei richiedenti asilo, anziché una misura variabile adattata alla situazione individuale del richiedente.

L’avvocato Rosa Maria Lo Faro, difensore di sei dei dieci migranti trattenuti e poi liberati dal tribunale di Catania, ha sottolineato che la Corte di Cassazione ha quindi confermato i dubbi interpretativi sollevati dalla legge sull’asilo. Inoltre, ha aggiunto che, mentre il giudice di merito può disapplicare la norma italiana in contrasto con il diritto dell’Ue, la Cassazione ha l’obbligo di chiedere il rinvio pregiudiziale alla CJUE se sussistono dubbi sulla conformità della legge nazionale con quella europea.

Il segretario di Area Democratica per la Giustizia, Giovanni Zaccaro, poi, ha commentato che le Sezioni Unite non hanno smentito i giudici catanesi, ma hanno confermato le criticità del decreto Cutro e la possibile contrarietà alla normativa europea. Fino a quando la Corte di Giustizia dell’Unione Europea non si sarà pronunciata sulla questione, quindi, i giudizi sui ricorsi del Ministero dell’Interno resteranno sospesi. Intanto, però, in Italia le leggi sull’asilo rimangono oggetto di discussione e fanno sollevare interrogativi sulla loro compatibilità con le norme internazionali.

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