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Dargen D’Amico a DiMartedì: “Sul palco di Sanremo, il silenzio complice sulla crisi migratoria”

Roma, 21 febbraio 2024 – Nell’intervista rilasciata a DiMartedì, il rapper Dargen D’Amico ha affrontato il dibattito suscitato dal suo brano “Onda Alta” presentato a Sanremo 2024, che ha toccato temi sensibili legati alla crisi dei migranti e ai bambini che muoiono in guerra. Il rapper ha sottolineato di non aver subito censura da parte della Rai, ma ha evidenziato un’elasticità nel trattamento ricevuto, notando che nessuno gli ha impedito di esprimere il suo punto di vista.

D’Amico ha risposto alle domande di Floris affermando: “Mi hanno interrotto, ma ero già entrato nell’argomento”. Questo suggerisce che, nonostante un’interruzione durante l’esibizione, il rapper è riuscito comunque a introdurre il tema della crisi migratoria e dei conflitti che coinvolgono i bambini.

Il rapper ha anche sottolineato la presenza di “padroni” a cui tutti rendiamo conto, facendo riferimento alla linea editoriale e al comunicato dell’amministratore delegato Roberto Sergio letto da Mara Venier. Tuttavia, D’Amico ha dichiarato che il suo “padrone” in questo caso è l’umanità, e ha espresso il suo disappunto per il “profondo silenzio complice” che lo ha spinto a parlare. Ha evidenziato la stanchezza nel vedere le persone trattate come cittadini di serie B e ha sottolineato la necessità di costruire soluzioni istituzionali che possano beneficiare il paese nei prossimi decenni.

Il rapper ha enfatizzato la sua scelta di utilizzare la piattaforma di Sanremo come mezzo per dare voce a questioni sociali urgenti e ha sottolineato la necessità di affrontare la crisi migratoria e i conflitti armati in maniera più attiva ed efficace. La sua testimonianza riflette il desiderio di utilizzare la propria visibilità per sollevare questioni cruciali e spingere verso una maggiore consapevolezza e azione nella società.

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