Roma, 22 maggio 2024 – Un gruppo di deputati del Partito Democratico ha criticato duramente il governo italiano dopo un blitz a sorpresa nei siti destinati ad ospitare i centri per migranti in Albania. Lì Matteo Mauri, accompagnato dai colleghi Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini, ha denunciato la violazione dei diritti umani, lo spreco di fondi pubblici e l’incapacità del governo di mantenere le proprie promesse.
Migranti, blitz dei deputati del PD in Albania
“State violando i diritti umani, state sprecando una enorme quantità di soldi pubblici e soprattutto non siete neanche in grado di mantenere quello che avete detto“, ha dichiarato Mauri, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni e ai ministri dell’Interno, degli Esteri e della Difesa. Durante la visita nell’area di Gjader, i parlamentari PD hanno riscontrato che i lavori sono ancora in fase preliminare, con pochi mezzi e macchinari sul posto e il Genio militare che non ha completato neanche i lavori di sbancamento, resi complicati dalle asperità del terreno e dalla mancanza di infrastrutture di base come fognature e elettricità.
Secondo il cronoprogramma del governo Meloni, però, i centri avrebbero dovuto essere inaugurati il 20 maggio. Ma la consegna dei lavori è ora prevista per l’autunno inoltrato. Nonostante questo ritardo, la prefettura di Roma ha già assegnato l’appalto per la gestione dei servizi alla cooperativa Medihospes, con inizio previsto il 20 maggio. “I lavori sono a malapena partiti, nonostante gli annunci del governo”, hanno dichiarato i parlamentari PD. “L’unica cosa che si muove è la casella dei costi. Ormai siamo passati dai 653 milioni iniziali a oltre 800 milioni, e le risorse necessarie continuano a lievitare”. I deputati, poi, hanno accusato la premier Meloni di tentare di sfruttare la questione migranti come spot elettorale per le prossime elezioni europee. Nascondendo, con la propaganda, i fallimenti del governo. “Chiediamo alla premier Meloni di abbandonare questo progetto e di spostare le risorse sul potenziamento del sistema sanitario nazionale”, hanno quindi concluso.
Il blitz dei parlamentari PD e le loro dichiarazioni mettono in luce le difficoltà e le contraddizioni di un progetto che, dicevano, sarebbe dovuto diventare un modello per l’Europa nella gestione dei flussi migratori. Ma che, attualmente, invece, appare lontano dal raggiungere anche solo il minimo gli obiettivi prefissati.
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