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Naufragio nel Mediterraneo: salvati 44 migranti, 3 ancora dispersi

Roma, 8 luglio 2024 – Un’altra tragedia si è consumata nel Mediterraneo. Durante la notte, un’imbarcazione di metallo con a bordo 47 migranti è affondata in acque internazionali. Fortunatamente, 44 persone sono state soccorse da un peschereccio tunisino che si trovava a poca distanza dal luogo del naufragio. Tuttavia, tre migranti risultano ancora dispersi.

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Migranti, ennesimo naufragio nel Mediterraneo

I superstiti, dopo essere stati tratti in salvo dal peschereccio, sono stati trasferiti su una motovedetta della Guardia Costiera Italiana nei pressi del Canale di Sicilia e successivamente fatti sbarcare a Lampedusa. Nel frattempo, un’unità della Guardia di Finanza ha iniziato immediatamente le operazioni di ricerca dei dispersi. Secondo le prime testimonianze, l’imbarcazione sarebbe partita dalle coste tunisine di Sfax nella notte di venerdì, con a bordo persone provenienti da vari paesi dell’Africa occidentale, tra cui Gambia, Mali, Guinea e Senegal.

Il Mediterraneo Centrale, così, si conferma la rotta più letale e pericolosa al mondo per i migranti. Solo nei primi sei mesi del 2024, oltre 600 persone hanno perso la vita tentando la traversata. Questa ennesima tragedia mette nuovamente in luce la disperazione di chi fugge da guerre, persecuzioni e violenze, cercando sicurezza in Europa. E Lampedusa, ormai tristemente nota per essere uno dei principali punti di approdo per i migranti che attraversano il Mediterraneo, continua a essere al centro delle operazioni di soccorso. Le autorità italiane, insieme alle organizzazioni internazionali e ai pescherecci locali, svolgono un ruolo cruciale nel tentativo di salvare vite umane in mare.

Il peschereccio tunisino che ha soccorso i 44 migranti è un esempio della solidarietà che emerge in questi momenti drammatici. L’azione congiunta di pescherecci locali e autorità italiane ha evitato che il bilancio delle vittime fosse ancora più grave.

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