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Migranti minori e cittadinanza: le barriere limitano aspirazioni e senso di appartenenza

Roma, 2 ottobre 2024 – Oggi, al Palazzo Santa Chiara a Roma, si è tenuto l’evento “Diritto e diritti di cittadinanza: quale spazio per i bambini e le bambine?”, promosso da Save the Children, per mettere in luce le problematiche legate all’integrazione e al riconoscimento della cittadinanza per i minori con background migratorio in Italia. Numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo associativo hanno preso parte all’incontro, portando contributi e analisi sull’impatto del mancato riconoscimento della cittadinanza sulle aspirazioni e il senso di appartenenza delle nuove generazioni.

migranti

Cittadinanza, quanto influisce sui minori

Tra i dati emersi da uno studio realizzato dall’organizzazione nel 2023, si evidenzia come solo il 35,7% degli studenti con background migratorio senza cittadinanza ritenga di poter raggiungere un diploma di laurea, un master o un dottorato, rispetto al 45,5% degli studenti italiani e al 43,2% dei loro coetanei con background migratorio ma con cittadinanza italiana. Questa disparità mette in evidenza come il riconoscimento della cittadinanza influenzi positivamente le aspettative educative dei minori migranti. L’analisi, poi, mette in luce anche un altro aspetto preoccupante: il 17,9% degli studenti con background migratorio senza cittadinanza dichiara di non sentirsi mai o quasi mai parte della scuola, un dato sensibilmente superiore rispetto al 13,8% degli studenti con background migratorio e cittadinanza italiana, e al 10,6% dei loro coetanei con entrambi i genitori italiani.

Questo sentimento di estraneità si riflette anche nella percezione di vicinanza al proprio ambiente di vita. I minori con cittadinanza italiana, infatti, si sentono più legati al loro quartiere e alla loro città (rispettivamente 26% e 18%), rispetto ai coetanei senza cittadinanza (21,5% e 13%). Inoltre, i risultati confermano l’importanza di politiche che favoriscano l’inclusione e la costruzione di un senso di appartenenza per tutti i minori presenti in Italia, come ribadito da Basma Aissa di IDEM Network e Maali Atila Sarih di CoNNGI durante il dibattito. Se il riconoscimento della cittadinanza è associato a una maggiore integrazione, l’assenza di tale riconoscimento rischia di esacerbare le diseguaglianze e ostacolare il pieno sviluppo delle potenzialità di questi giovani.

Cittadinanza e inclusione

Un altro elemento emerso dall’incontro riguarda le aspirazioni future dei giovani con background migratorio. Secondo un’ulteriore ricerca condotta da Save the Children tra il 2023 e il 2024, il 58,7% degli adolescenti con background migratorio vorrebbe trasferirsi all’estero, un dato significativamente più alto rispetto al 34,9% degli studenti italiani di 15-16 anni. Questo fenomeno solleva una questione cruciale: senza un cambiamento, l’Italia rischia di perdere giovani talenti che non vedono nel Paese opportunità adeguate per realizzare le proprie ambizioni e competenze.

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, Graziano Delrio (PD), Vittoria Baldino (M5S), e Ouidad Bakkali (PD), oltre a rappresentanti del mondo scolastico e associativo come Mario Battiato Musmeci, Dirigente dell’IC Gandhi di Prato, e Cristina Molfetta della Fondazione Migrantes. Particolarmente toccante la testimonianza portata dai giovani del Movimento Giovani per Save the Children, che hanno descritto la loro esperienza e il desiderio di contribuire attivamente alla società italiana. La Direttrice Public Affairs & Institutional Relations di Save the Children, Giorgia D’Errico, ha concluso l’incontro ribadendo l’importanza di riconoscere a tutti i minori il diritto alla cittadinanza come strumento per combattere disuguaglianze e costruire una società più coesa.

“I dati dimostrano che i giovani con background migratorio, se riconosciuti come cittadini, sviluppano aspettative e ambizioni simili a quelle dei loro coetanei nati in Italia. È nostro dovere creare le condizioni per consentire loro di crescere con le stesse opportunità”, ha infatti sottolineato in chiusura.

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