Roma, 23 ottobre 2024 – Di fronte all’emergenza, di fronte alla necessità, non esiste cittadinanza che regga. E’ con questo spirito che una ventina di giovani migranti, ospiti del Centro di accoglienza straordinaria di Bologna, hanno deciso di tirarsi su le maniche e aiutare i residenti di via Alessandro Bolta dopo l’esondazione del rio Marzano.
Alluvione a Bologna, anche i migranti arrivano in aiuto
Questi ragazzi, provenienti da vari Paesi dell’Africa del Nord e subsahariana, oltre che dal Pakistan e dal Bangladesh, hanno scelto di mettersi a disposizione della comunità, dimostrando spirito di solidarietà e voglia di integrarsi. “Vogliamo fare la nostra parte dopo l’alluvione”, dichiara a Bologna Today Yabedy Mohamed, 29 anni, uno degli ospiti del centro che, fortunatamente, non è stato colpito dall’esondazione. Appena risolti alcuni impegni legati ai loro documenti, sono arrivati sul posto, pronti a svuotare cantine allagate e ripulire pavimenti coperti di fango. L’amministrazione comunale, consapevole della gravità della situazione, ha fornito loro il necessario: stivali, guanti e raschiafango, permettendo loro di essere un vero e proprio supporto per le famiglie più colpite, soprattutto in via Alessandro Volta e via Andrea Costa, le zone maggiormente devastate dall’alluvione.
“Li ringraziamo per averci coinvolto“, conclude uno dei volontari del gruppo, evidenziando come questa emergenza stia rivelando un lato positivo inatteso: l’integrazione. I ragazzi non solo aiutano, ma fanno anche nuove conoscenze, entrando a far parte del tessuto sociale del paese. “Questa esperienza li aiuterà molto”, afferma Giovanni Catrini, assessore all’Inclusione di Ozzano. “Fin dal primo momento si sono resi disponibili grazie alla collaborazione con Arci e le associazioni del territorio”. Un gesto di solidarietà che va oltre l’aiuto immediato, un passo importante verso una convivenza basata sulla collaborazione e l’integrazione.
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