Roma, 3 dicembre 2024 – Il mese di novembre ha visto oltre 8.100 migranti giungere sulle coste italiane, registrando un aumento del 42% rispetto ai 5.722 arrivi di ottobre. Questo dato conferma un trend in crescita e mette in evidenza la complessità del fenomeno migratorio nel Mediterraneo. Dall’inizio del 2024, infatti, il flusso migratorio verso l’Italia ha mostrato variazioni significative. A gennaio e febbraio, i numeri erano relativamente contenuti (rispettivamente 2.258 e 2.301 arrivi), per poi aumentare sensibilmente nei mesi successivi, con un picco in agosto (8.526 persone).
Migranti, crescono gli arrivi a novembre
Gli arrivi di novembre rappresentano uno dei valori più alti dell’anno e testimoniano l’intensificazione dei flussi, soprattutto da Paesi come Libia, Tunisia, Turchia e Algeria. La Libia si conferma il principale punto di partenza, con circa il 76% delle partenze. Lampedusa rimane il principale punto di arrivo, accogliendo il 75% degli sbarchi di novembre. Tuttavia, altre località hanno giocato un ruolo cruciale, tra cui Pozzallo, Trapani, Genova, Reggio Calabria, Napoli e Palermo. La distribuzione degli arrivi evidenzia la necessità di una gestione capillare e coordinata a livello nazionale.
Tra le persone sbarcate, le nazionalità più rappresentate sono state Bangladesh (20%), Siria (18%), Tunisia (12%) ed Egitto (6%). Il caso dei migranti siriani è particolarmente rilevante: oltre 10.000 sono arrivati nel 2024, un numero in crescita rispetto agli anni precedenti. La composizione demografica di questo gruppo rivela che il 77% sono uomini, il 7% donne, l’11% bambini accompagnati e il 6% minori non accompagnati. Il viaggio verso l’Europa continua a essere segnato da drammi umanitari. Tra gli episodi recenti, spicca la tragica scomparsa di una donna guineana di 30 anni, dispersa dopo il naufragio di un’imbarcazione di ferro partita da Sfax, in Tunisia.
In risposta a queste emergenze, l’UNHCR resta attivamente impegnata nei principali punti di sbarco italiani. Le squadre dell’Agenzia per i rifugiati dell’ONU collaborano con le autorità locali per fornire informazioni ai nuovi arrivati, garantire assistenza ai minori e alle persone vulnerabili e facilitare l’accesso ai servizi essenziali. L’incremento degli arrivi e le dinamiche che lo accompagnano richiedono una strategia integrata e condivisa tra istituzioni nazionali ed europee. Come dimostrano i dati, i flussi migratori sono una realtà consolidata, ma la loro gestione necessita di soluzioni che coniughino accoglienza, legalità e sicurezza.
>> Tutte le notizie di Stranieri in Italia