Roma, 6 maggio 2025 – «Lo sport è la prima medicina per curare le piaghe del mondo». Con queste parole Giovanni Malagò, presidente del CONI e membro del CIO, ha voluto esprimere il suo pieno sostegno all’iniziativa Un calcio al razzismo, un progetto promosso dall’Università di Messina in collaborazione con gli amici delle ACLI.
Un progetto definito da Malagò come «qualcosa di straordinario» per il suo valore sociale: esso rende protagoniste persone meno fortunate, offrendo loro dignità attraverso la partecipazione ad eventi sportivi. Lo sport, ha sottolineato Malagò in videocollegamento, si conferma così strumento di inclusione, rispetto e riscatto sociale.
Il ruolo del CIO e delle Olimpiadi
Malagò ha ricordato gli sforzi del Comitato Olimpico Internazionale, che da anni investe fondi e promuove iniziative per combattere il razzismo nello sport. Tra queste, la creazione di una nazionale olimpica di migranti, i cui atleti hanno anche ottenuto successi internazionali, come una vittoria nel mondo della boxe a Parigi.
Le ACLI e la nuova visione dello sport
Nel corso del convegno, è intervenuto anche Damiano Lembo, presidente nazionale dell’US ACLI, che ha sottolineato come il titolo dell’iniziativa – Il valore educativo e sociale dello sport – rappresenti una vera e propria svolta culturale. «Oggi – ha dichiarato – assistiamo a una nuova concezione dello sport, dove l’università, le istituzioni, gli enti sportivi e le amministrazioni si uniscono in un patto sociale per promuovere educazione, socializzazione e integrazione».
Una giornata significativa che mostra come lo sport, oltre la competizione, possa diventare una bandiera di umanità e uguaglianza.