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IMMIGRAZIONE: BERNARDINI, BENE FINI MA DA PAROLE A FATTI

(ANSA) – ROMA, 22 LUG – Le dichiarazioni del Presidente della Camera Gianfranco Fini sull’immigrazione e, in particolare, sui clandestini che "non vanno colpiti in modo indiscriminato", sono, per Rita Bernardini, "confortanti"; e – aggiunge la deputata radicale-Pd – "se non si tratta esclusivamente di buone parole a beneficio della stampa estera, dovrebbero portare il Governo a rivedere provvedimenti vecchi e nuovi varati in materia". "E’ indubbio, infatti, che anche i clandestini hanno contribuito e contribuiscono in modo significativo all’economia italiana – sottolinea – e, se da una parte ci sono imprenditori senza scrupoli che sfruttano da schiavisti gli immigrati, ce ne sono tanti altri che danno una chance a persone che altrimenti vedrebbero morire di fame e di stenti i propri cari. Ho ancora davanti a me – prosegue Rita Bernardini – gli occhi inconsolabili di un ghanese, James Eric, incontrato pochi giorni fa al Centro Polifunzionale di Pian del Lago a Caltanissetta: per 9 anni aveva lavorato per 12 ore al giorno in agricoltura per 20 euro al giorno; con quei pochi denari aveva potuto mantenere tutta la sua famiglia e far studiare i suoi figli in Ghana,poi, scoperto clandestino, ha iniziato il calvario che lo ha portato nel Centro siciliano per essere espulso. Non meriterebbe, come risarcimento, di essere accolto in modo decente, senza essere sfruttato, nel nostro paese? Cosa intende dire Fini quando afferma che il concetto di clandestinità non va applicato indiscriminatamente ma in base a ‘precisi criteri’? Quanto si concilia questo buon principio con il reato di immigrazione clandestina?". (ANSA).

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