in

IMMIGRAZIONE: MANTOVANO, ANM NEGA L’EVIDENZA

(ANSA) – ROMA, 28 LUG – "Sostenere, in polemica con Frattini, che sull’immigrazione non ci sono comportamenti lassisti da parte dei magistrati significa negare l’evidenza". Lo afferma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano rispondendo al segretario dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Cascini e sottolineando che "di fatto, l’Anm dà ragione al ministro degli Esteri". "Tutto sembra lecito a chi, come il dott. Giuseppe Cascini, interpreta il proprio ruolo come quello di una opposizione (non parlamentare) militante – dice Mantovano – ma l’evidenza grida che contro la Bossi-Fini il conflitto per via giudiziaria è stato dapprima teorizzato, e poi praticato". Teorizzato per esempio, afferma Mantovano, il 23 gennaio 2003 in occasione del congresso di Magistratura Democratica quando il segretario Claudio Castelli definiva quella legge "portato di pregiudizi razzisti, spinte securitarie e parole d’ordine tanto demagogiche quanto inidonee a governare un fenomeno sociale imponente". Nei fatti inoltre, prosegue, "nessuna legge come la Bossi-Fini è stata oggetto di ordinanze di illegittimità costituzionale, per precisa azione coordinata di gruppi di magistrati ideologizzati; alla distanza, le ordinanze accolte stanno sulle dita di una mano, ma in compenso centinaia di clandestini hanno potuto circolare liberamente mentre il giudizio che li riguardava era sospeso in attesa della pronuncia della Corte". "Sono pronto poi – conclude Mantovano – a fornire al dottor Cascini una antologia di ‘casi specifici’ (quelli di cui lui nega l’esistenza) di concreta disapplicazione della legge. Ma ne vale la pena, visto che ha già bollato come dannosi e inutili anche i più recenti provvedimenti del Governo, senza neanche verificarne l’efficacia?". (ANSA).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE: CGIL-UIL, COMPORTAMENTO VIOLENTO DI AGENTI

IMMIGRAZIONE: RICCIO E D’AIMMO, DA CURIA MANCATA ACCOGLIENZA