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SICUREZZA:MILITARI IN CITTA’,CONSENSI E QUALCHE CRITICA

(ANSA) – ROMA, 4 AGO – Qualche arresto, decine di identificazioni, strette di mano e anche il caffé offerto: puntuale alle 7 di mattina, e in qualche caso anche in anticipo, l’avanguardia dei tremila militari che nei prossimi giorni si schiererà nelle città italiane per "aumentare – come ha ripetuto anche oggi il ministro della Difesa Ignazio La Russa – la percezione di sicurezza", ha preso possesso di presidi fissi, obiettivi sensibili e zone da pattugliare. Schieramento accolto quasi ovunque dal consenso dei cittadini – anche a Roma dove però un collettivo di precari ha distribuito volantini in italiano e inglese per dire che ‘questa non e’ democrazià e esposto uno striscione al Colosseo con la scritta ‘free Rome’ – e che non ha avuto per il momento problemi nella ‘convivenza forzata’ con le forze dell’ordine. E’ scontro invece tra forze politiche, con il Pdl che rilancia sostenendo che il numero dei militari va aumentato e l’opposizione, assieme ai sindacati di polizia, che ribadisce: é un’ operazione di facciata. DA DUOMO A CPA LAMPEDUSA, ECCO I MILITARI – I primi, alle 6.45, sono stati i sei militari (tra cui una donna) che hanno preso possesso del presidio a piazza Duomo, a Milano. Alpini, genieri, granatieri, paracadutisti si sono schierati nelle postazioni a loro assegnate con mimetica e mitra – gli obiettivi sensibili a Milano, Roma e Napoli, e i Centri per immigrati ad Agrigento, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro, Crotone, Foggia, Gorizia, Milano, Modena, Roma, Siracusa, Torino e Trapani – o hanno iniziato a pattugliare a piedi le strade, con la divisa e la pistola. A Roma i Granatieri di Sardegna in servizio alla stazione della metro Anagnina hanno bloccato un romeno che aveva scippato una donna e poi lo hanno consegnato ai carabinieri, mentre a Torino sono stati gli alpini a bloccare nel Tossic Park tre persone, poi arrestate. Da Verona a Padova, da Milano a Napoli, ai militari è toccato pattugliare sia le zone centrali sia quelle più periferiche o a rischio, come quella di via Stanga a Padova – dove i soldati sono stati accolti da uno striscione di An con scritto ‘Padova vi ama’ e dai commercianti che hanno chiesto loro un presidio anche notturno – o i comuni della cintura urbana a Napoli. A Milano il pattugliamento è stato effettuato a Baggio, via Padova e alla stazione Centrale. Non si sono visti, invece, soldati nel centro di Roma, come aveva ripetuto nei giorni scorsi il sindaco Alemanno, che ha incontrato i militari fuori l’ambasciata israeliana ai Parioli: anche quelli che dovranno presidiare l’ambasciata Usa arriveranno nei prossimi giorni. CITTADINI APPROVANO, MA ANCHE CRITICHE: ‘SEMBRA IL CILE’ – Ad accoglierli i militari hanno trovato comunque molti cittadini, che in molti casi si sono avvicinati per stringere loro la mano e spiegare i problemi della zona. "Era ora, vi stavamo aspettando – li ha salutati Rosa a Roma – gli zingari non proveranno più a rubarmi la borsa o il portafogli". I più contenti dell’arrivo dei soldati sono stati i commercianti, mentre tra i cittadini qualche critica si è sentita. "Penso che l’esercito – dice la milanese Sabrina Crani – dovrebbe essere usato per questioni militari e non civili". "E’ una cosa ridicola – è invece il commento di alcuni autisti di autobus a Roma – sembra di essere in un regime militare, Roma come il Cile". Pensiero condiviso anche da un turista inglese in viaggio nella capitale: "sembra di assistere ad un teatro di guerra che mi ricorda tempi tristi e lontani". LA RUSSA, CONTRARI SOLO DELINQUENTI E SESSANTOTTINI – Chi è sicuramente soddisfatto è il ministro La Russa. "Oltre ai delinquenti, agli stupratori, a chi fa furti e rapine, sono contrari alla presenza dei militari per garantire la sicurezza solo i post sessantottini – afferma – Quando qualcuno dice che é un’operazione di facciata o di propaganda dice una cosa poco seria, questi uomini sono in carne ed ossa e non hanno alcuna intenzione di incutere paura ad un cittadino". MILITARI, BILANCIO POSITIVO, E’ UNA PASSEGGIATA – E loro, i soldati, che dicono? I capi delle task force, come il colonnello Claudio Caruso, a Roma, sottolineano che il "bilancio è assolutamente positivo", che non c’é stata "alcuna difficoltà nel coordinamento con le forze dell’ordine" e che "uomini e donne" in strada "sono all’altezza dei compiti affidati". I militari in strada sono meno diplomatici. "Lo abbiamo già fatto all’estero e qui è sicuramente più facile" sintetizzano, efficacemente, a Milano. "Rispetto all’esperienza irachena questa è una passeggiata" aggiunge Alessandro, paracadutista con 13 missioni all’estero alle spalle. SCONTRO PDL-PD, SINDACATI PS ALL’ATTACCO – Con i militari in strada la politica si divide ancora. Il capogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino rilancia e afferma che si deve passare "da tremila a venti o trentamila soldati per il controllo del territorio". Dal canto suo il centro sinistra, e l’Udc, continuano a ripetere che si tratta di una farsa. "Pura propaganda" dicono con le stesse parole Pd e Udc. E Di Pietro aggiunge: "ho troppo rispetto per il ruolo dei militari per vederli fare comparse nel cinema di Cinecittà". Anche i sindacati delle forze dell’ordine non vanno tanto per il sottile: l’utilizzo dei militari è pericoloso – dice il Sap – sono inesperti, non vorremmo accadesse qualcosa. E noi non facciamo da balia". Per il Silp è il momento di dire "basta effetti speciali, servono scelte vere" per la sicurezza. (ANSA).

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