VICENZA
(ANSA) – VICENZA, 19 AGO – Davanti al giudice che lo ha condannato ad un anno di reclusione il marocchino Jawad Razzouki, di 28 anni, si è presentato oggi con l’abito da sposo. Lo stesso vestito che indossava ieri quando pochi minuti prima di entrare in Municipio a Schio (Vicenza) per dire sì davanti al sindaco Luigi dalla Via è stato arrestato dai carabinieri. L’arresto è avvenuto per violazione della Bossi-Fini perché il giovane era stato espulso nel marzo dello scorso anno per un provvedimento del 2002. I carabinieri di Thiene avevano scoperto anche che il matrimonio era forse un escamotage per avere la cittadinanza italiana. La promessa sposa, una ragazza italiana di 29 anni, ha infatti ammesso di aver accettato il matrimonio in cambio di cinquemila euro: mille anticipati e quattromila dopo il sì. Il pubblico ministero Angela Barbaglio ha comunque spiegato che "se il consenso al matrimonio non viene estorto o imposto contro la volontà è davvero difficile sostenere una qualche forma di favoreggiamento all’immigrazione clandestina". Dopo la condanna, l’immigrato marocchino è tornato in libertà. L’impugnazione della sentenza – ha sostenuto il legale della difesa, Roberto Pelloso – potrebbe consentire a Jawad Rezzouki di restare in Italia almeno per un paio d’anni; e nel frattempo potrebbe sempre cercare di riorganizzare un matrimonio. (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: MAROCCHINO ARRESTATO PRIMA DEL MATRIMONIO
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